In occasione della XVI Settimana della Lingua Italiana nel Mondo, il Museo Nazionale del Bardo di Tunisi ospitera’ la mostra “Identita’ fluide”. Attraverso proiezioni multimedediali, video mapping e un oggetto iconico che descrive l’incontro fra varie culture, l’esposizione vuole dimostrare che il design, come progetto degli artefatti che popolano le nostre case e strumento di intervento nel sociale, contribuisce alla costruzione di una diversa idea di Mediterraneo, di nuovo luogo di confronto e scambio. La mostra, che restera’ aperta dal 17 ottobre al 10 novembre, e’ a cura dei professori Giuseppe Lotti e Debora Giorgi dell’Universita’ di Firenze, coordinatori del progetto Tempus 3 D – Design pour le Developpement Durable des productions artisanales locales en Tunisie.
Come spiegano gli organizzatori, sui mezzi di comunicazione il Mediterraneo e’ presente quasi esclusivamente nel racconto dei migranti e nelle notizie di rivolte e guerre che infiammano molti paesi della riva sud. Ma il Mediterraneo e’ anche storicamente altro: da sempre luogo dell’incontro, del confronto e dello scambio tra popoli e culture. Uno scambio che, da sempre, e’ passato anche attraverso gli oggetti che, nel tempo, sono stati protagonisti di diaspore, contaminazioni, meticciamenti. La mostra racconta, attraverso il fluire di oggetti e simboli, l’interscambio fra le due sponde del Mediterraneo a partire dalla complessita’ del valore patrimoniale che si muove fra la dimensione materiale e immateriale.