“In quanto italiano sono fiero del fatto che venga dedicata una mostra alle opere di della Robbia e dei suoi contemporanei, perché ciò le riporta all’attenzione del pubblico americano. L’ingegnosità, la creatività e la capacità di innovare sono le caratteristiche di questi artisti, e riflettono perfettamente alcune delle qualità distintive degli italiani”: così l’Ambasciatore d’Italia a Washington DC, Armando Varricchio, commentando la mostra che sarà ospitata fino al 4 giugno presso la National Gallery of Art, che celebra tre generazioni di scultori appartenenti alla famiglia della Robbia e i loro contemporanei.
La continua ricerca di Luca della Robbia (1399/1400-1482) profusa nei materiali, oltre ai tradizionali marmo e bronzo, lo ha portato a inventare una nuova tecnica che ha permesso alle sue opere di sopravvivere attraverso i secoli completamente indenni. Si tratta della smaltatura della terracotta, grazie alla quale un materiale “povero” come la terracotta può dar vita a opere di colore brillante e durevole nel tempo.
Gli appassionati d’arte del Rinascimento in visita in Italia dall’America hanno sempre avuto un debole per le opere di della Robbia e ne hanno acquistate parecchie negli anni. Per questa ragione la maggior parte delle opere esposte alla mostra proviene da collezioni private americane.
Da segnalare “La Visitazione”, solitamente esposta nella chiesa di San Giovanni Fuorcivitas a Pistoia. Quest’opera, insieme a tre sculture provenienti dal Museo Nazionale del Bargello, e a un’altra proveniente dall’Oratorio di San Tommaso d’Aquino, è visibile per la prima volta al di fuori dei confini italiani.