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Promozione integrata della cultura italiana, diplomazia e cinema: presentazione del lungometraggio “Acqua e zucchero – Carlo di Palma, i colori della vita”

Presentato al Bari International Film Festival e  a  Roma, “Acqua e zucchero – Carlo Di Palma, i colori della vita”, un film documentario di Fariborz Kamkari, realizzato in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri  e della Cooperazione internazionale,  Regione Lazio,  Istituto Luce Cinecittà , Centro Sperimentale di Cinematografia. Prodotto da Adriana Chiesa, con una produzione ACEK s.r.l. in associazione con Faram, e.MAGINE, Cinefinance Italia e Rai Cinema e MIBACT. Il documentario è dedicato a Carlo Di Palma, uno dei principali direttori di fotografia del cinema italiano e mondiale. La pellicola, infatti, esplora decine di capolavori della nostra cinematografia uniti dal filo rosso dello sguardo Di Palma, che già da giovanissimo lavorava sul set del primo film neorealista, Ossessione di Visconti, e poi su quello del film manifesto del movimento, Roma città aperta, e sempre con Rossellini in Paisà, e con De Sica in Sciuscià e Ladri di biciclette. Come dire: i set fondamentali del tempo. Di Palma è poi sul set di quello che il grande critico Noël Burch ha definito il primo film moderno, Cronaca di un amore di Antonioni: Con il maestro ferrarese Di Palma darà colori e immagine anche ai primi capolavori del postmoderno: Deserto rosso e Blow up. Fotografa memorabili pellicole di Germi (Divorzio all’italiana), Monicelli (L’armata Brancaleone, La ragazza con la pistola), Petri (L’assassino), Bernardo Bertolucci (La tragedia di un uomo ridicolo). E con gli anni ’80 porta il meglio del cinema europeo negli USA, grazie al lavoro con un genio contemporaneo come Woody Allen, per un’altra serie commovente di film: cominciando da Hannah e le sue sorelle, a Radio Days, Settembre, Misterioso omicidio a Manhattan, Alice… Nel quadro della rinnovata azione di promozione integrata svolta dalla Farnesina, il documentario – dopo le anteprime mondiali a Venezia e Toronto, seguite da presentazioni a Berlino, Tel Aviv, Madrid e Sofia, ed essere stato premiato con il Nastro d’Argento per il Miglior documentario su Cinema e spettacolo, e aver ottenuto la nomination per il Miglior documentario ai David di Donatello – sarà ulteriormente portato all’attenzione del pubblico internazionale per mezzo di una circuitazione presso la rete delle Ambasciate d’Italia e degli Istituti di cultura italiani all’estero .

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