“I rapporti tra Italia e Polonia sono ottimi, soprattutto in campo economico-commerciale. Vogliamo intensificare ulteriormente il dialogo politico sia bilaterale che multilaterale, anche nella prospettiva del centesimo anniversario dello stabilimento delle relazioni diplomatiche bilaterali, che cadrà nel 2019. Sono venuto a Varsavia per rafforzare il nostro legame con la Polonia e riprendere il dialogo bilaterale, che spero possa essere produttivo per i nostri interessi, per le nostre imprese e anche per la nostra posizione in Europa.” Con queste parole il ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Angelino Alfano, introduce la missione a Varsavia. “L’Italia è il quarto partner commerciale della Polonia e uno dei principali investitori stranieri. Siamo convinti che ci sia ampio margine per ampliare ulteriormente la nostra collaborazione in ambito economico con lo sviluppo di collaborazioni industriali tra le nostre imprese”.
Il ministro ha incontrato, in un pranzo di lavoro seguito da un punto stampa, l’omologo polacco Witold Waszczykowski presso il “Palazzo sull’acqua”, nel Parco Lazenki. La visita arriva il giorno dopo l’annuncio della procedura d’infrazione da parte dell’Ue contro la Polonia, a causa del rifiuto dei ricollocamenti degli immigrati. “Ci sono alcuni punti che abbiamo ritenuto di forte unione e alcuni sui quali rimangono le divisioni”, ha commentato Alfano. Fra i primi, “la fiducia nel mercato comune e l’idea che l’Europa debba andare avanti anche con il contributo della Polonia nella direzione di un solido investimento sul futuro”. La gestione dei migranti resta, invece, un punto di divergenza: “Ciascuno è rimasto sulla propria posizione”, ha affermato il titolare della Farnesina. A proposito delle sanzioni europee, il ministro Alfano ha aggiunto: “Abbiamo constatato che ci sono precisi canali attraverso i quali la Polonia potrá far valere la propria posizione”.Di fronte all’imminente Brexit, ha poi sottolineato il capo della diplomazia italiana, i due paesi potrebbero riprendere una piú stretta collaborazione, dal momento che l’uscita della Gran Bretagna dall’Ue “priva la Polonia di un forte alleato”. “Penso che il vincolo storico fra l’Italia e la Polonia possa essere la base, affinchè l’Italia rappresenti nel futuro un partner speciale della Polonia”. E questo anche alla luce della “grande quantitá di interessi economici, che i nostri imprenditori hanno qui”. Un campo di azione comune fra Italia e Polonia potrebbe essere, inoltre, un fattore importante nelle relazioni con gli Usa: “Siamo sostenitori del rapporto transatlantico come bene indispensabile per l’Unione europea – ha spiegato Alfano – anche se riconosciamo che i messaggi che arrivano dagli Usa indicano all’Europa di dover fare di piú da sola”.
Prima di rientrare a Roma, il ministro Alfano ha incontrato in Ambasciata i rappresentanti di alcuni tra i maggiori gruppi economici italiani operanti in Polonia, “in un momento di consolidamento e forte espansione della presenza delle nostre imprese in quel mercato”.