Continua il tour in Sudamerica della mostra “Favole pittoriche” della pittrice marchigiana Anna Claudi (Serrapetrona 1894 – Roma 1976): dopo il successo in Argentina con le tre tappe di Rosario, Tigre e Buenos Aires, l’esposizione – realizzata e promossa da Regione Marche, Centro Studi Marche e Fondazione Claudi – arriva ora in Uruguay. Le opere dell’artista, che rappresentano la sua personale interpretazione del mondo, verranno esposte presso l’Istituto italiano di cultura di Montevideo dal 27 luglio al 24 agosto. L’artista marchigiana era molto apprezzata a livello internazionale: nel 1952 invia a New York un gruppo di opere che vengono acquistate da vari collezionisti e nel 1954 viene organizzata all’Odeon di Parigi una mostra personale dedicata alle sue opere. Sono molte le opere acquistate da collezioni pubbliche e private in Italia e all’estero. (PO / Red)
LA SCHEDA / GLI STUDI
Anna Claudi trascorre felicemente la sua infanzia circondata dalle attenzioni di due suoi vecchi zii, un medico e un prete, che saranno per lei due ineguagliabili e amabili precettori. Il suo innato amore per la natura la porta a trascorrere in solitudine le giornate nel verde delle colline circostanti quasi a fissarne le immagini che fin da bambina comincia a disegnare nei suoi quaderni di scuola. Nel corso degli studi classici frequentati a Camerino, sposa, appena diciassettenne, Adolfo Claudi, che sostiene ed incoraggia il suo amore per la pittura. Ancora giovane, Anna incontra Mario Adami, affreschista romano, ritornato da Parigi, dove ha frequentato alcuni degli esponenti principali dell’Impressionismo francese, tra i quali Pierre-Auguste Renoir. Grazie al rapporto con Adami, che nell’Italia centrale aveva affrescato saloni di palazzi gentilizi e chiese, Anna apprende la tecnica del ritratto e quella dell’affresco