Ribadire l’ impegno corale del sistema Italia, con istituzioni pubbliche e società civile in campo, per contribuire al rafforzamento delle istituzioni palestinesi e ragionare sulle prospettive del processo di pace e sugli sforzi per la riconciliazione nazionale. Questi gli obiettivi dell’Italia per la terza riunione del Comitato Ministeriale Congiunto italo-palestinese in programma giovedì 9 novembre alla Farnesina e che vede impegnati il ministro degli esteri Angelino Alfano e il suo collega palestinese Riad Malki alla guida di due folte delegazioni.
Tanti gli ambiti in cui si articola l’esame del partenariato bilaterale – dalla politica alla sicurezza, dalla salute pubblica alla cooperazione economica, con un occhio attento al rafforzamento del tessuto delle piccole e medie imprese. Ma un ruolo particolare in questo comitato ministeriale, che fa seguito a quello che si svolse a Ramallah nel giugno del 2015, spetta alla dimensione culturale che rappresenta, nelle parole del ministro Alfano, “un elemento costitutivo della “forma mentis” della diplomazia italiana e del suo modo di relazionarsi con i partner internazionali” ed ancor più per i Paesi del cosiddetto Mediterraneo allargato. Il ministro apre infatti un seminario sulla collaborazione italo-palestinese in materia di tutela del patrimonio culturale nella Sala Conferenze Internazionali, ricordando che attualmente ci sono quattro missioni archeologiche italiane attive in Palestina, con ricerche finanziate dalla Farnesina, e i lavori di restauro della Basilica della Natività di Betlemme, finanziati dalla cooperazione italiana.