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Giordania – Il genio di Leonardo ad Amman, la scienza tra passato e futuro

Il genio di Leonardo da Vinci sbarca in Giordania e fa da filo conduttore tra la scienza e la tecnologia del passato e quella del futuro. La mostra “Leonardo’s Machines: italian excellence over the centuries” al Jordan Museum di Amman espone fino al 7 dicembre una selezione di modelli artigianali provenienti dal Museo Leonardo da Vinci di Firenze.

    La mostra, ha sottolineato l’Ambasciatore Giovanni Brauzzi, rappresenta il contributo italiano al successo del World Science Forum 2017 promosso dall’UNESCO e dall’International Council for Science (ICSU), che si tiene per la prima volta in Giordania dal 7 all’11 novembre. Il rapporto con il futuro è stato in particolare evidenziato dalla presenza all’inaugurazione di un gruppo di ricercatori giordani che hanno beneficiato dei programmi di formazione e ricerca della Crown Prince Foundation direttamente dedicate alla gioventù giordana. Alcuni di questi ricercatori hanno appena concluso un periodo di formazione presso la Nasa, nel cui centro di Ames (California) hanno progettato il primo satellite giordano, che sarà messo in orbita la prossima primavera. E la realizzazione della mostra si è anche avvalsa della partnership di Leonardo, azienda globale ad alta tecnologia focalizzata nei settori dell’Aerospazio, Difesa e Sicurezza

  All’inaugurazione dell’evento, patrocinato dalla Principessa Wijdan Al-Hashemi, ha partecipato anche la Principessa Rajwa bint Ali, artista e scultrice e Presidente della Royal Society of Fine Arts e il direttore generale del Museo Ihab Amarin  .

     L’esposizione si incentra sulla realizzazione dei famosi studi tecnologici contenuti nei codici leonardeschi attraverso modelli in scala, realizzati dal maestro artigiano, e curatore della mostra, Gabriele Niccolai. Il percorso espositivo è corredato da una sezione realizzata dall’Università di Firenze appositamente per la mostra di Amman, in cui si illustrano le scoperte e le invenzioni che dagli scienziati arabi nel Medioevo sono arrivate fino al pensiero di Leonardo da Vinci.