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“Italia, Culture, Mediterraneo in Iran”

Dal 12 al 22 gennaio si sono svolti a Teheran i primi eventi culturali organizzati dall’Ambasciata nell’ambito del programma ”Italia, Culture e Mediterraneo 2018”, in collaborazione con le sezioni musica e teatro del prestigioso Fajr International Festival, il piu’ importante del Paese.

Ad aprire il programma musicale – il 12 gennaio – e’ stato il quartetto  (voce, liuto, chitarra e percussioni) del tenore napoletano Marco Beasley, che si e’ esibito al Niavaran Complex con un ricercato repertorio di musiche popolari dell’Italia meridionale dal XVII secolo in avanti. Attraverso il sottile, ma percettibile, fil rouge musicale tracciato dal Maestro Beasley per legare la tradizione canora popolare italiana a quella iraniana, il pubblico presente – pur non comprendendo i testi dialettali dei brani eseguiti – ne ha percepito il piu’ intimo significato artistico e culturale.

Il 19 gennaio si e’ invece esibito nel prestigioso teatro Vahdat, in una sala gremita, il quartetto jazz del giovane ma talentuoso sassofonista siciliano Francesco Cafiso, intervallando jazz standard a proprie composizioni. Il successo e’ stato straordinario con un pubblico entusiasta e emotivamente coinvolto dalla performance del quartetto e, in particolare, dall’esecuzione di un noto brano della tradizione musicale iraniana che Cafiso ha rivisitato in chiave jazz.

Sempre il giorno 19, in contemporanea con il quartetto di Cafiso, si esibiva in un’altra sala del teatro Vahdat, altrettanto gremita, il violinista molisano Luca Ciarla.

Per il segmento teatrale del festival internazionale Fajr, la compagnia teatrale italiana ”Teatro Potlach” – gia’ esibitasi in Iran nel 2012 e nel 2016 – e’ tornata a Teheran per mettere in scena dal 19 al 22 gennaio uno spettacolo teatrale d’avanguardia, ispirato alle ”Citta’ Invisibili” di Italo Calvino. La compagnia teatrale italiana, diretta dal Maestro Pino Di Buduo e arricchita dalla presenza di giovani attori iraniani, ha guidato il pubblico in un simbolico viaggio tra le ”memorie invisibili” celate tra le mura del carcere

Qasr, ora divenuto museo. La location, trasformata con allestimenti e coreografie spettacolari, ha aggiunto all’offerta artistica complessiva una dimensione suggestiva di sicuro impatto emotivo per il pubblico iraniano.

Infine, il 25 gennaio il Maestro Giorgio Barberio Corsetti, ha tenuto un seminario sul teatro italiano contemporaneo, ospitato presso la ”Casa degli Artisti” di Iranshahr, nel cuore artistico e culturale della capitale iraniana. Al dibatto ha partecipato il noto regista teatrale iraniano – di formazione italiana – Ali Shams.