BULGARIA. APPROVATA PIANO ENERGETICO, POSSIBILI EFFETTI SUL “TURKISH STREAM II”
L’Assemblea Nazionale bulgara ha approvato la nuova strategia energetica nazionale per il 2019-2020. Il documento riflette la volonta’ dell’Esecutivo di imprimere un’ulteriore accelerazione allo sviluppo dei progetti infrastrutturali per il trasporto del gas naturale, e in particolare dell’allacciamento alla seconda linea del Turkish Stream con la creazione del nuovo corridoio sud-orientale del gas russo.
Nel testo è inoltre menzionata la costruzione del Balkan Gas Hub nella regione di Varna, concepito come piattaforma di commercializzazione, oltre che dell’Interconnettore Grecia-Bulgaria (IGB) e del progetto di collegamento con il terminale GNL di Alexandroupolis.
Nell’esprimere soddisfazione per l’approvazione del documento programmatico, il premier, Bojko Borissov ha sottolineato l’assoluta determinazione del Governo di Sofia nello sviluppo del progetto Turkish Stream II, di cui ha enfatizzato la ”straordinaria importanza geostrategica” per il ruolo della Bulgaria in Europa e per la sicurezza energetica dell’Ue.
Sulla stessa lunghezza d’onda il ministro dell’Energia Temenujka Petkova, che in conferenza stampa ha annunciato di aver ricevuto una dichiarazione di interesse formale da parte di Gazprom per lo sviluppo del gasdotto e che la società Bulgartransgaz annuncerà presto gli esiti della fase vincolante dei test di mercato.
In linea con tali sviluppi, il documento strategico prevede che Bulgartransgaz presenti entro la fine del 2018 una proposta di quadro finanziario ed operativo, comprensivo di possibili partnership industriali, per realizzare, entro la fine del 2019, la rete di trasmissione del gas russo dal confine turco a quello serbo.
Il nuovo gasdotto, che ricalca in gran parte il percorso del vecchio South Stream, ha un costo stimato di 1,5 miliardi di euro (pari a circa il 3% del PIL nazionale) e una lunghezza di oltre 400 km nel solo tratto bulgaro.