Terna: inaugurato elettrodotto Italia-Montenegro, fino a 1200 MW potenza
Si snoda per 445 km, tra le stazioni elettriche di Cepagatti, in provincia di Pescara, e Lastva, nel comune di Kotor (Montenegro), l’elettrodotto recentemente inaugurato da Terna. Si tratta della più lunga infrastruttura sottomarina mai realizzata dalla società, che consentirà all’Italia di rafforzare il ruolo di hub europeo e mediterraneo della trasmissione elettrica. L’elettrodotto in corrente continua, che in linea con le tempistiche pianificate entrerá in esercizio entro la fine dell’anno, consentirà ai due Paesi di scambiare elettricità in maniera bidirezionale: inizialmente per una potenza di 600 MW, che diventeranno successivamente 1.200 MW quando sará realizzato anche il secondo cavo, previsto nei prossimi anni. L’importo complessivo del progetto è stimato in circa 1,1 mld di euro.
L’opera, inaugurata il 15 novembre scorso, rappresenta il piú lungo collegamento sottomarino in alta tensione mai realizzato da Terna: 423 km sono posati sotto le acque dell’Adriatico, a una profonditá massima di 1.215 metri, a cui si aggiungono 22 km di cavo interrato, 16 in Italia (dall’approdo costiero fino alla stazione di Cepagatti) e 6 in Montenegro (da Budva alla stazione di Kotor). Le stazioni elettriche di Cepagatti e Kotor rappresentano un esempio di eccellenza tecnologica dell’ingegneria civile ed elettrica e al vertice mondiale per le soluzioni nel campo dell’elettrotecnica, con la particolaritá di avere il convertitore di elettricitá piú potente mai realizzato da Terna. L’elettrodotto è il risultato del lavoro di anni di tecnici e professionisti altamente qualificati e specializzati: ha coinvolto complessivamente 124 imprese (80 in Italia, il 62% delle quali abruzzesi, e 44 in Montenegro) nei cantieri avviati nel 2012.
I cavi sottomarini sono stati collocati sul fondale adriatico attraverso tre distinte campagne di posa, avvenute tra il 2015 e il 2017. Lo scambio bidirezionale dei flussi di elettricità permetterà di diversificare gli approvvigionamenti, rafforzare l’affidabilità, l’efficienza, la sicurezza, la sostenibilità ambientale e la resilienza delle reti elettriche delle due sponde adriatiche e consentirà di sfruttare pienamente il potenziale di produzione da fonti rinnovabili, disponibili sia in Italia che nell’area balcanica.
L’interconnessione Italia-Montenegro, frutto di una solida cooperazione bilaterale in ambito energetico sancita dai due accordi intergovernativi firmati tra i Paesi nel 2007 e nel 2010, è considerata di rilevanza strategica per l’integrazione dei mercati elettrici a livello continentale. L’infrastruttura è stata, infatti, inserita tra i Progetti di Interesse Comune (Pci) dalla Commissione Europea, che nel 2008 ne ha co-finanziato gli studi di fattibilità nel quadro del programma di supporto alle infrastrutture elettriche prioritarie Trans-European Network (Ten) con la banca europea Ebrd (European Bank for Reconstruction and Development) che ne ha finanziato l’analisi costi-benefici lato montenegrino.
Il progetto porta a 26 le linee di interconnessione con l’estero gestite da Terna e consente all’Italia di rafforzare il ruolo di hub europeo e mediterraneo della trasmissione elettrica. Per il Montenegro e per la regione balcanica si tratta della prima interconnessione in corrente continua e rappresenta un contributo al rafforzamento dell’indipendenza energetica del Paese e dell’intera area. Questa infrastruttura strategica è un’opportunità di sviluppo economico del Montenegro: consentirà, infatti, di ultimare il piano di rinforzo e ammodernamento della rete di trasmissione nazionale e far fronte alla domanda elettrica prevista in aumento del 2% annuo, nonché incrementare e migliorare i livelli di sicurezza e affidabilità delle forniture per gli utenti. Il Montenegro -connettendosi alle reti elettriche di Bosnia, Serbia, Kosovo, Albania e, tramite la Serbia, a Bulgaria e Romania, oltre a quella dell’Italia e quindi dell’UE – potrà così svolgere il ruolo di piattaforma di scambio dell’elettricità tra paesi dell’est e quelli dell’ovest.