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Luisa Betti Dakli

Giornalista d’inchiesta esperta di diritti umani, Luisa Betti Dakli dirige il giornale online DonnexDiritti Network e International Women (in lingua inglese), che ha come focus i diritti delle donne e delle persone di minore età in Italia e nel mondo. Consulente per la Commissione Pari Opportunità dell’Ordine dei Giornalisti del Lazio, si occupa come docente della formazione di giornalisti, avvocati, assistenti sociali e magistrati riguardo la violenza maschile sulle donne, le violazioni dei diritti dei minori, la vittimizzazione secondaria, le politiche e il linguaggio di genere.

Collabora con diverse testate estere e ha scritto, tra gli altri, per il Corriere della Sera, Micromega, il Manifesto e la rivista di geopolitica “EastWest”. Fa parte di Articolo 21 (Rete nazionale dei giornalisti per la libertà di stampa) e ha realizzato diverse inchieste e reportage in Italia, Europa, Medio Oriente, Africa e America Latina riguardo le violazioni dei diritti umani su donne e bambini, tra cui la condizione dei minori diversamente abili in Russia, le colf asiatiche ridotte in schiavitù nei paesi del Golfo, gli orfani bianchi dell’Europa dell’Est abbandonati dai genitori venuti a lavorare in Occidente, la tratta delle giovani profughe irachene vendute come schiave del sesso durante la guerra in Iraq. Ha anche indagato sullo stupro di guerra in Africa e in Asia, sui matrimoni forzati di ragazze e bambine in Africa, Medio Oriente, America Latina, in Cina, India e altri Paesi del Sud-Est asiatico, sulla condizione dei bambini nel conflitto siriano, sui numerosi tentativi di suicidio di minori nel campo profughi di Moria in Grecia, e si è occupata anche delle donne psichiatrizzate in India e rinchiuse in manicomio dopo essere state ripudiate dai loro mariti, la violenza subita dalle donne migranti mentre fuggono dai loro paesi, le molestie e gli stupri sulle ragazze nel mondo della swing dance, il gendercidio in Cina e il femminicidio in Russia.

Ha realizzato la video inchiesta “Il carcere sotto i tre anni di vita”, documentario sui bambini ospiti con le mamme detenute nel nido del Carcere Femminile di Rebibbia a Roma (40’) per Rainews 24 e ha indagato la condizione delle mamme in carcere con i loro piccoli nelle prigioni di Kabul, Repubblica Democratica del Congo, Cambogia, Russia, Argentina, Bolivia e in Chiapas. Ha fatto parte della Commissione per la tutela dei minori nella comunicazione per il Garante dell’infanzia e l’adolescenza, con cui ha pubblicato il volume “La tutela dei minorenni nel mondo della comunicazione” (pubblicato dal Garante per l’Infanzia e l’adolescenza).

Ha partecipato al tavolo intergiuridico di studi per avvocati del Tribunale di Roma su “La narrazione della violenza sulle donne dai media alla società”, al tavolo di studio interdisciplinare per avvocati e magistrati con giudici, penaliste, psicologhe, avvocate, giornaliste su “Femminicidio: analisi, metodologia e intervento in ambito giudiziario. Per una strategia concreta di lavoro interdisciplinare”, e con l’Unione Nazionale camere minorili su “Un minore, tanti processi”.

Ha preso parte al seminario parlamentare della Presidenza Camera dei deputati e Ministero Pari opportunità su “#nohatespeech. Parole libere o parole d’odio? Prevenzione della violenza on-line”, all’incontro parlamentare “Convenzione di Istanbul e Media” tra istituzioni, direzioni di testate nazionali, presidenza Rai, organizzato dalla Presidenza del Senato e Presidenza della Camera dei deputati, e al ciclo di studi internazionali “La promozione dei Diritti Umani: dalla teoria alla pratica” del Ministero degli esteri.

È stata presso il Consiglio d’Europa con il Ministero degli Esteri e la Presidenza della Camera come speaker su “Femminicidio: il ruolo dell’informazione” nella Conferenza internazionale “Al sicuro dalla paura, al sicuro dalla violenza”, è stata rappresentante italiana al Comune di Parigi per il tavolo internazionale “Femmes & Pouvoirs” sulla rappresentazione delle donne nella politica, e al Mairie de Le Mans de Paris come rappresentante italiana alla Conferenza “Autour de la Méditerranée. La force des femmes”. È stata ospite come rappresentate italiana alla 30 esima Conferenza dell’Iranian Women’s Studies Foundation, e all’Ambasciata Britannica di Roma presso il tavolo di scambio tra istituzioni su “Come promuovere la cultura dell’uguaglianza di genere per eliminare la violenza sulle donne. Confronto tra Regno Unito e Italia”, ma anche all’Ambasciata americana a Roma come speaker su “La violenza maschile sulle donne e alcuni punti strategici per un cambiamento culturale in Italia” all’interno della tavola rotonda “Eliminating Gender-Based Violence in Italy: Challenges and Opportunities”.

Opinionista televisiva e radiofonica come esperta sui diritti di donne e bambini, è nella Giuria del premio Tania Passa dell’Ordine dei giornalisti del Lazio, Federazione nazionale della Stampa, Usigrai, e ha pubblicato diversi saggi tra cui “Il movimento #metoo e il ruolo dei media” (Franco Angeli), “Sovranismo all’attacco: prima le donne e i bambini” (Edizioni People), “Uccisa due volte. La responsabilità dei giornali” (Giulia Giornaliste, Fnsi, Inpgi, Usigrai), “Per una narrazione del femminicidio che superi la rivittimizzazione mediale” (Edizioni Senato della Repubblica Italiana), “Il femminicidio nei media” (a cura della Presidenza della Camera dei deputati per la Giornata Mondiale contro la violenza sulle donne). Ha ricevuto il Premio Pegaso 8 marzo “per essersi distinta per sensibilità umana e professionale” e il premio internazionale “Semplicemente Donna”. Partecipa ai Rapporti sulla condizione delle donne in Italia per il Comitato Cedaw dell’Onu e ha contribuito al Rapporto per Pechino+25.

Luisa Betti Dakli