Il Consiglio Nazionale per lo Sviluppo Industriale ha approvato “Nova Industria Brasil”, la nuova politica industriale diretta a guidare lo sviluppo del Paese per i prossimi 10 anni per mezzo di un innovativo insieme di misure pubbliche dirette al perseguimento di tre principali finalità: stimolare il progresso tecnologico, la produttività e la competitività nazionali, generando posti di lavoro di qualità; aumentare i vantaggi competitivi del Paese; ricollocare il Brasile nelle catene del valore internazionali.
Sei i settori coinvolti: agricoltura, sanità, mobilità sostenibile, nuove tecnologie, transizione e sicurezza energetica, difesa.
Per favorire il raggiungimento di tali linee d’azione, il “Banco Nacional de Desenvolvimento Econômico e Social” ha previsto uno stanziamento di 300 miliardi di reais (56,28 miliardi di Euro) per il triennio 2024-2026.
Un ruolo rilevante all’interno della nuova politica industriale sarà rappresentato dalle commesse pubbliche. In tal senso, nel corso dei prossimi mesi la neo-istituita “Commissione Interministeriale per le Innovazioni e gli Acquisti del Programma di Accelerazione della Crescita” dovrebbe definire quali beni avranno un trattamento privilegiato negli acquisti statali, inclusi quelli rientranti nel “Programma di Accelerazione della Crescita”, il piano di investimenti pubblico-privati lanciato dal Presidente Lula nell’agosto 2023 e del valore di oltre 320 miliardi di euro.
È altresì prevista l’adozione di 41 misure legislative dirette a semplificare l’ambiente economico in cui operano le imprese, 17 delle quali saranno adottate nel corso dei prossimi due anni.