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ONU, Terzi: passo avanti importante l’adozione in commissione della Risoluzione contro le mutilazioni genitali femminili. Ora proseguire al massimo l’impegno per una battaglia che va condotta sino in fondo

“Un motivo di soddisfazione particolare per l’Italia e un passo avanti importante in una battaglia di civiltà che va condotta sino in fondo”. Sono le parole con le quali il titolare della Farnesina, Giulio Terzi, ha commentato l’adozione, avvenuta pochi minuti fa a New York, da parte della Terza Commissione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, della Risoluzione sull’“intensificazione degli sforzi sul piano globale per l’eliminazione delle mutilazioni genitali femminili”. All’adozione definitiva del documento dovrà procedere l’Assemblea Generale nella sessione plenaria, e ci si attende che avvenga entro dicembre.


Per Terzi è “molto significativo” che il voto sia avvenuto all’indomani della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Proprio ieri, in il titolare della Farnesina aveva sottolineato pubblicamente come la promozione dei diritti delle donne sia “un valore assoluto e una priorità della politica estera italiana”

La Risoluzione, il primo documento dedicato specificamente al tema delle mutilazioni genitali femminili, è stata co-patrocinata dall’Italia che ha anche provveduto a negoziare il testo per conto dell’Unione Europea e presentata dal Gruppo degli Stati africani ovvero i Paesi maggiormente colpiti dal fenomeno. L’impegno dell’Italia sul tema delle MGF è stato coronato negli anni scorsi anche da numerose iniziative sul piano dell’ordinamento interno. La Legge n. 7 del 9 gennaio 2006, citata a titolo di esempio dallo stesso Segretario Generale delle Nazioni Unite e riguardante le “Disposizioni concernenti la prevenzione e il divieto delle pratiche di mutilazione genitale femminile”, costituisce uno strumento normativo di vasta portata, che non solo proibisce le mutilazioni genitali attraverso la creazione di una fattispecie penale ad hoc, ma prevede anche una serie di misure preventive e di servizi di assistenza alle vittime di tale pratica.

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