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Dichiarazione congiunta sulla Libia dei governi di Francia, Germania, Italia, Spagna, Regno Unito e Stati Uniti

Dichiarazione congiunta sulla Libia dei governi di Francia, Germania, Italia, Spagna, Regno Unito e Stati Uniti

I governi di Francia, Germania, Italia, Spagna, Regno Unito e Stati Uniti condannano fermamente tutti gli atti di violenza in Libia, compreso l’attacco che ha avuto luogo il 3 febbraio, da parte di forze operanti nell’ambito dell’Operazione “Alshuruq” nell’area della cosiddetta “mezzaluna petrolifera”. Questi attacchi minano gli sforzi di tutti i libici che stanno lavorando per portare la pace e la stabilità nel paese attraverso i negoziati patrocinati dalle Nazioni Unite. Condividiamo la valutazione delle Nazioni Unite che questi attacchi costituiscano una serio colpo inferto agli impegni pubblici assunti dai principali comandanti ad astenersi da azioni che potrebbero compromettere il processo politico. Non esiste una soluzione militare ai problemi della Libia.

Ci appelliamo a tutte le parti affinché partecipino in modo costruttivo al dialogo sotto l’egida dell’ONU, al fine di raggiungere rapidamente un cessate il fuoco sostenibile e un governo di unità nazionale. Siamo incoraggiati dai progressi compiuti in questa direzione finora e facciamo appello a tutte le parti interessate affinché rafforzino il loro impegno in questo processo, che è cruciale per il futuro della Libia.

Gli unici soggetti che in ultima analisi beneficiano della prosecuzione dei combattimenti presso i terminali e le città petrolifere della Libia sono i terroristi. Siamo preoccupati dalla crescente presenza di organizzazioni terroristiche in Libia, dagli attacchi al Corinthia della settimana scorsa e da quelli al campo petrolifero di Mabrook nel corso di questa settimana.

Continuiamo ad essere profondamente preoccupati per l’impatto economico della crisi politica e di sicurezza sul futuro della Libia e sulla sua prosperità. Alla luce della ridotta produzione di petrolio e del livello dei prezzi, la Libia deve affrontare un deficit di bilancio che ha il potenziale di consumare tutte le sue disponibilità finanziarie, se la situazione non dovesse stabilizzarsi. Queste sfide possono essere affrontate solo attraverso il dialogo politico che può facilitare modalità per affrontare questa crisi e proteggere le istituzioni governative indipendenti, il cui ruolo è di salvaguardare le risorse della Libia, per il bene di tutti i suoi cittadini.

Joint Statement on Libya by the Governments of France, Germany, Italy, Spain, the United Kingdom, and the United States

The governments of France, Germany, Italy, Spain, the United Kingdom, and the United States strongly condemn all acts of violence within Libya, including the February 3 attack carried out by forces operating under the Alshuruq Operation in the Oil Crescent area. These attacks undermine the efforts of Libyans who are working to bring peace and stability to the country through the UN-led negotiations. We share the UN’s assessment that these attacks constituted a major break in the public pledges made by the main commanders to refrain from actions that could harm the political process. There can be no military solution to Libya’s problems. 

We call on all Libyan parties to participate constructively in the UN-led dialogue in order to reach rapidly a sustainable ceasefire and a national unity government. We are encouraged by the progress made in that direction so far and call on all concerned parties to strengthen their effort for this process, which is crucial to Libya’s future.

The only people who ultimately benefit from continued fighting over Libya’s oil terminals and cities are terrorists. We are concerned by the growing presence of terrorist organizations in Libya, and by the attacks on the Corinthia last week and on the Mabrook oil field earlier this week. 

 We remain deeply concerned about the economic impact of the political and security crisis on Libya’s future prosperity. In light of low oil production and prices, Libya faces a budget deficit that has the potential to consume all of its financial assets if the situation does not stabilize.  These challenges can only be addressed through political dialogue that can facilitate ways to address this crisis and protect those independent government institutions whose role is to safeguard Libya’s resources for the good of all Libyans.

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