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I documenti diplomatici diventano consultabili dopo trent’anni

Storici, ricercatori e studenti italiani e stranieri potranno progressivamente accedere a documenti diplomatici sempre più recenti. Con un suo decreto, il Ministro degli Esteri e della Cooperazione internazionale, Paolo Gentiloni, ha ridotto da cinquanta a trenta anni il limite generale per l’accesso ai documenti ufficiali. Il decreto rappresenta un ulteriore, significativo passo in direzione della piena trasparenza dell’attività del Ministero degli Esteri e dell’apertura dell’Archivio storico diplomatico, sulla scia del lavoro già svolto per la messa in consultazione di oltre duemila documenti del periodo 1969-1984 sulle stragi e sul caso Moro, a seguito delle direttive Renzi.

I fondi archivistici relativi agli anni 1965-1985, finora sostanzialmente sottratti alla consultazione, saranno resi disponibili man mano che verranno riordinati dall’Archivio storico del Ministero, che pubblicherà l’inventario su internet (www.esteri.it). Sempre nell’ottica del più ampio accesso alle fonti, la Farnesina sta anche predisponendo una nuova collana di documenti diplomatici italiani che arriverà fino all’inizio degli anni novanta. E’ stata inoltre completamente ristrutturata la sala studio dell’Archivio, per offrire un ambiente efficiente e confortevole per le ricerche.

“Queste iniziative – ha sottolineato il Segretario Generale della Farnesina Michele Valensise – fanno parte di un progetto di modernizzazione del settore documentazione storico-diplomatica, che prevede anche il lancio di un portale dedicato a politica estera e storia. Documenti e immagini sulla diplomazia italiana con l’accesso gratuito alla versione digitale di tutti i centoventi i volumi di documenti diplomatici italiani pubblicati finora e delle mostre realizzate con materiale dell’Archivio storico-diplomatico”.

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