Il Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Paolo Gentiloni ha nominato i Direttori di due tra i maggiori Istituti Italiani di Cultura all’estero, Pechino e Tokyo. La nomina è avvenuta al termine della procedura prevista per l’individuazione dei Direttori di Istituti Italiani di Cultura “di chiara fama”, basata sul lavoro istruttorio di una commissione in cui erano rappresentati, oltre al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, tra gli altri, il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo ed il Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca.
I nuovi Direttori sono Franco Amadei all’Istituto Italiano di Cultura a Pechino e Paolo Calvetti all’Istituto Italiano di Cultura a Tokyo.
Franco AMADEI (1963), laureato in Lingua Cinese Moderna presso la Beijing Language and Culture University, con equipollenza riconosciuta alla Laurea in Lingue e Letterature Straniere Moderne (indirizzo orientale), è attualmente Direttore di una Società di consulenza economico-finanziaria. In precedenza ha ricoperto la carica di Chairman di FIAT (China) Business Co. Ltd e di Fiat-Chrysler APAC consolidando un’importante esperienza nelle relazioni istituzionali con il governo centrale cinese e con le autonomie locali. Dal 1998 al 2014, è presente nei consigli di amministrazione di numerose società del Gruppo FIAT in Cina.
Paolo CALVETTI (1959), laureato in Lingue e Civiltà Orientali (sez. Estremo Oriente) all’Istituto Orientale di Napoli con la votazione di 110/110 e lode, è Professore Ordinario di Lingua e Linguistica Giapponese e Direttore del Dipartimento di Studi sull’Asia e sull’Africa Mediterranea presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia. E’ stato Professore Ordinario di Lingua e Letteratura Giapponese all’Università degli Studi di Napoli “L’Orientale” e ha maturato esperienza nell’organizzazione e coordinamento di eventi culturali internazionali, anche in collaborazione con sponsor giapponesi, durante la sua collaborazione come Esperto (ex art. 168 DPR 18/1967) presso l’Ambasciata d’Italia a Tokyo. Ha al suo attivo numerose pubblicazioni sul Giappone e sulla lingua e cultura nipponica. Ha ottima conoscenza della lingua giapponese scritta e parlata.