Il Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Enzo Moavero Milanesi, e il Ministro degli Affari Esteri dei Paesi Bassi, Stef Blok, hanno avuto oggi una riunione a Roma, che si inserisce nella serie dei frequenti incontri avuti, in particolare a L’Aja lo scorso 17 settembre e a latere dei Consigli UE e delle ministeriali NATO e OSCE.
La riunione ha avuto il suo punto focale nella firma di un apposito, innovativo accordo (« Memorandum of Understanding ») che, per la prima volta nella storia delle relazioni diplomatiche fra la Repubblica italiana e il Regno dei Paesi Bassi, struttura un’articolata metodologia di lavoro comune, con occasioni d’incontro e discussioni calendarizzate. L’intesa prevede una riunione annuale fra i Ministri degli Esteri e regolari consultazioni trimestrali fra le rispettive amministrazioni. Ogni anno, verrà anche organizzata una speciale conferenza («Round Table») che coinvolgerà esponenti politici, imprenditori, accademici, operatori dei media, artisti. La conferenza è intitolata al grande pittore, olandese naturalizzato italiano, Gaspar van Wittel, detto Vanvitelli, che svolse la sua attività artistica fra i due Paesi, coniugandone mirabilmente le due culture e sensibilità.
Inoltre, la riunione ha permesso un approfondito scambio di opinioni su numerosi temi rilevanti delle relazioni bilaterali e sulle tematiche multilaterali ed europee di maggiore interesse reciproco.
I due Ministri hanno avuto modo di constatare l’andamento decisamente positivo dell’interscambio fra l’Italia e i Paesi Bassi, che nel 2017 (ndr : i dati 2018 saranno disponibili verso fine marzo 2019) ha sfiorato i 33 miliardi di euro, con un tasso di crescita intorno al 10% rispetto all’anno precedente. Questo prova la rilevanza dell’integrazione commerciale fra i due Paesi e l’ottima collaborazione fra le rispettive realtà imprenditoriali, fra loro molto ben integrate.
Sul versante delle relazioni politiche internazionali, i Ministri hanno sottolineato, in particolare, come la condivisione del seggio non permanente nel Consiglio di Sicurezza dell’ONU, nel biennio 2017-2018, abbia costituito un’eccellente prova di amicizia e alleanza.
In riferimento alla politica europea, si è parlato delle riforme necessarie per il buon funzionamento dell’Unione Europea, delle risorse finanziarie del bilancio UE, della sicurezza dei cittadini, dei flussi migratori e dei relativi rimpatri, di una più incisiva azione per la crescita economica e sociale dei Paesi di origine dei migranti (in particolare, in Africa) della tutela dei valori e dei principi fondanti, del cambiamento climatico e delle iniziative internazionali per la salvaguardia dell’ambiente e dell’opportunità di migliorare nettamente l’efficacia dell’azione sul versante della politica estera comune.