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Afghanistan – Declaration by the Representatives of the United States of America, the European Union, France, Germany, Italy, Norway, the United Kingdom and the United Nations

Representatives of the United States of America, France, Germany, Italy, Norway, the European Union, the United Kingdom and the United Nations met on March 1 in Doha, Qatar and:  

  1. Welcomed the important steps, enabled by the United States – Taliban agreement and the United States – Afghanistan joint declaration of February 29, towards ending the war and opening the door to intra-Afghan negotiations scheduled for March 10. 
  2. Expressed their readiness to work towards a comprehensive and sustainable peace agreement that ends the war, contributes to regional stability and global security, respects the internationally-recognized rights of all Afghans also reflected in the Afghan Constitution, and is honored by all Afghans, including the Government of the Islamic Republic of Afghanistan, political leaders, civil society and the Taliban.
  3. Reiterated that a comprehensive and sustainable peace can be achieved only through an inclusive negotiated political settlement among Afghans, in which, notably, women participate meaningfully, and by respecting Afghanistan’s integrity and sovereignty.  
  4. Reaffirmed that the Islamic Emirate of Afghanistan is not recognized by the international community, and furthermore, the international community will not accept or support the restoration of the Islamic Emirate of Afghanistan.  
  5. Welcomed the Taliban committing to join a political process and their prospective role in a new post-settlement Afghan Islamic government as determined by the intra-Afghan negotiations.   
  6. Appreciated the February 22-28 reduction of violence and urged all sides to further decrease violence in order to create an environment conducive to intra-Afghan negotiations.  
  7. Called on the Taliban and other Afghan armed groups to take concrete steps to ensure that the territory of Afghanistan should not be used by either them or al-Qa-ida, Daesh, or other international terrorist groups to threaten or attack other countries.   
  8. Stated their expectations that all sides will observe a ceasefire for the duration of intra-Afghan negotiations to enable participants to reach agreement on a political roadmap for Afghanistan’s future and the modalities of a permanent and comprehensive ceasefire.  
  9. Called on all Afghans to begin discussions immediately on issues of mutual concern, such as prisoner releases and a ceasefire.   
  10. Reaffirmed existing commitments to provide political support and economic and development assistance to a future Afghan government, provided that it preserves and respects the internationally-recognized rights of all Afghans also reflected in the Afghan Constitution, including for women, youth and minorities, and responds to the desire of Afghans to build on the gains achieved since 2001. 
  11. Reaffirmed existing commitments to continue assistance to the Afghan National Defense and Security Forces on a sustainable basis.  
  12. Took note of the readiness of the United States upon the commencement of the intra-Afghan negotiations to engage with other members of the United Nations Security Council and Afghanistan to review  the status of sanctions designations in order to support the peace process, noting that Taliban action to further reduce violence, make sustained efforts to advance intra-Afghan negotiations, and otherwise cease to engage in or support activities that threaten the peace, stability and security of Afghanistan or other countries will affect the review.   
  13. Encouraged all countries to support the Afghan people and contribute to a lasting peace settlement in the interest of all.  
  14. Welcomed all international efforts that support the Afghan peace process.   

 

Afghanistan – Dichiarazione dei rappresentanti di Stati Uniti d’America, Unione Europea, Francia, Germania, Italia, Norvegia, Regno Unito e Nazioni Unite

I rappresentanti di Stati Uniti d’America, Francia, Germania, Italia, Italia, Norvegia, Unione Europea, Regno Unito e Nazioni Unite si sono riuniti il 1° marzo a Doha, in Qatar, e si sono espressi come segue:

  1. Hanno accolto con favore gli importanti progressi resi possibili dall’accordo Stati Uniti – talebani e dalla dichiarazione congiunta Stati Uniti – Afghanistan del 29 febbraio, finalizzati a favorire la fine del conflitto e ad aprire la via ai negoziati intra-afghani, il cui avvio è previsto il 10 marzo.
  2. Hanno espresso la loro piena disponibilità a lavorare per un accordo di pace onnicomprensivo e sostenibile che ponga fine al conflitto, contribuisca alla stabilità regionale e alla sicurezza globale, che rispetti i diritti riconosciuti a livello internazionale e riflessi nella Costituzione afghana di tutti i cittadini afghani; un accordo di pace che sia rispettato da tutti gli afghani, compreso il Governo della Repubblica Islamica dell’Afghanistan, i leader politici, la società civile e i talebani.
  3. Hanno ribadito che una pace onnicomprensiva e sostenibile può essere conseguita solo attraverso una soluzione politica inclusiva, negoziata con il coinvolgimento di tutti afghani, alla quale, segnatamente, partecipino con un ruolo significativo le donne, che garantisca il rispetto dell’integrità e della sovranità dell’Afghanistan. 
  4. Hanno riaffermato che l’emirato islamico dell’Afghanistan non è riconosciuto dalla comunità internazionale e che la comunità internazionale non accetterà né sosterrà la ricostituzione dell’emirato islamico dell’Afghanistan.
  5. Hanno accolto con favore l’impegno assunto dai talebani a prendere parte al processo politico e in prospettiva a un governo islamico afghano post-accordo di pace, così come emergerà dai negoziati intra-afghani.  
  6. Hanno espresso apprezzamento per la riduzione della violenza registratasi nei giorni dal 22 al 28 febbraio e hanno esortato tutte le parti a ridurre ulteriormente la violenza al fine di creare un’atmosfera favorevole ai negoziati intra-afghani.  
  7. Hanno invitato i talebani e gli altri gruppi armati afghani ad adottare misure concrete per garantire che il territorio dell’Afghanistan non venga utilizzato né da loro né da al-Qaida, Daesh o altri gruppi terroristici internazionali per minacciare o attaccare altri Paesi.  
  8. Hanno dichiarato la viva aspettativa che tutte le parti osservino un cessate il fuoco per tutta la durata dei negoziati intra-afghani, al fine di consentire ai partecipanti di raggiungere un accordo su una tabella di marcia politica per il futuro dell’Afghanistan e sulle modalità di un cessate il fuoco permanente e onnicomprensivo.  
  9. Hanno fatto appello a tutti gli afghani ad avviare senza esitazioni le discussioni su questioni di interesse reciproco, come il rilascio dei prigionieri e il cessate il fuoco.     
  10. Hanno riaffermato gli impegni in essere volti a fornire sostegno politico e assistenza economica e allo sviluppo a un futuro governo afghano, a condizione che preservi e rispetti i diritti riconosciuti a livello internazionale e riflessi nella Costituzione afghana di tutti i cittadini afghani, inclusi donne, giovani e minoranze, e che risponda al desiderio degli afghani di costruire sulle conquiste conseguite a partire dal 2001. 
  11. Hanno riaffermato gli impegni in essere volti a continuare l’assistenza fornita alle forze di difesa e sicurezza nazionali afghane su base sostenibile.
  12. Hanno preso atto della disponibilità degli Stati Uniti, in corrispondenza con l’avvio dei negoziati intra-afghani, a impegnarsi con altri membri del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite e con l’Afghanistan a rivedere le liste delle designazioni e le sanzioni imposte al fine di sostenere il processo di pace; essi rilevano che le azioni dei Talebani per ridurre ulteriormente la violenza, gli sforzi significativi che compiranno per far avanzare i negoziati intra-afghani e la cessazione del sostegno alle attività che minacciano la pace, la stabilità e la sicurezza dell’Afghanistan o di altri Paesi,  influenzeranno tale opera di revisione.     
  13. Hanno incoraggiato tutti i Paesi a sostenere il popolo afghano e a contribuire a un accordo di pace duraturo nell’interesse di tutti.     
  14. Hanno accolto con favore tutti gli sforzi internazionali a sostegno del processo di pace in Afghanistan.