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Sereni, nel mondo indebolito dalla pandemia la sicurezza si tutela con più democrazia

“La pandemia ha accelerato processi geopolitici globali pre-esistenti che stanno contribuendo a una fragilizzazione sempre più profonda dello scenario globale e nel Mediterraneo allargato, ma sono convinta che vi sia uno spazio strategico per l’Italia e l’Unione Europea per portare un valore aggiunto alla stabilità e alla prosperità nell’area Mediterranea supportando sicurezza, giustizia sociale, e promozione dei diritti umani”. Così la Vice Ministra Marina Sereni nel suo intervento di apertura del secondo Meeting Regionale in preparazione dei Rome MED-Dialogues del 2020 realizzato dal think tank italiano ISPI con la collaborazione del Centro Studi di Ginevra per la Governance del Settore Sicurezza. 

“La discussione di oggi – prosegue la Vice Ministra Marina Sereni-  ci offre l’opportunità di riflettere sugli scenari post-pandemici e su come la pandemia abbia colpito la dimensione di sicurezza nelle aree più fragili del globo, ridefinendone il significato. Il Covid19 ci ha insegnato che la frammentazione sociale, le disuguaglianze e la fragilità delle istituzioni, possono aumentare l’emergere di tensioni e conflitti e che il rafforzamento economico e istituzionale, insieme a un sistema efficiente e trasparente del settore di sicurezza è fondamentale per garantire pace e stabilità.”

“Sono convinta – conclude la Vice Ministra degli Affari Esteri che l’Unione Europea, insieme alla NATO e alle Nazioni Unite, debbano giocare un ruolo determinante nella promozione della sicurezza nella Regione Mediterranea supportando i Paesi nel rafforzamento degli assetti di sicurezza promuovendo allo stesso tempo la democrazia, il rispetto dei diritti umani e la lotta alla corruzione. In tal senso è fondamentale che le donne siano coinvolte in quanto attori-chiave dei processi di sicurezza. Per questo l’Italia supporta fortemente l’Agenda ONU “Donne, Pace e Sicurezza”.