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Statement by France, Germany, Italy, Spain and the United Kingdom on Israeli Settlements

We urge the Government of Israel to reverse its decision to advance the construction of 540 settlement units in the Har Homa E area of the occupied West Bank, and to cease its policy of settlement expansion across the Occupied Palestinian Territories. Settlements are illegal under international law, and threaten prospects for a peaceful resolution to the Israeli-Palestinian conflict. 

If implemented, the decision to advance settlements in Har Homa, between East Jerusalem and Bethlehem, will cause further damage to the prospects for a viable Palestinian State, with Jerusalem as the capital of both Israel and a Palestinian State. This move, alongside settlement advancement in Givat HaMatos and continued evictions in East Jerusalem, including in Sheikh Jarrah, also undermines efforts to rebuild trust between the parties, following the positive resumption of Israeli-Palestinian cooperation.

We call on both sides to refrain from any unilateral action and resume a credible and meaningful dialogue, to advance efforts for the two state solution and an end to the conflict.

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TRADUZIONE DI CORTESIA

Dichiarazione di Francia, Germania, Italia, Spagna e Regno Unito sugli insediamenti israeliani.

Esortiamo il governo di Israele a revocare la sua decisione di procedere alla costruzione di 540 insediamenti nell’area di Har Homa E, nella Cisgiordania occupata, e a cessare la sua politica di espansione degli insediamenti nei Territori palestinesi occupati. Secondo il diritto internazionale tali insediamenti sono illegali e minacciano le possibilità di una risoluzione pacifica del conflitto israelo-palestinese.

Se attuata, la decisione di far avanzare gli insediamenti a Har Homa, tra Gerusalemme Est e Betlemme, comprometterà ulteriormente la concreta possibilità di creare uno Stato palestinese, con Gerusalemme come capitale sia di Israele che di uno Stato palestinese. Tale azione, unitamente all’avanzamento degli insediamenti a Givat HaMatos e ai continui sgomberi a Gerusalemme Est, incluso a Sheikh Jarrah, pregiudica inoltre gli sforzi compiuti per la ricostruzione di un rapporto di fiducia tra le parti dopo la positiva ripresa della cooperazione israelo-palestinese.

Invitiamo entrambe le parti ad astenersi da qualsiasi azione unilaterale e a riprendere un dialogo credibile e costruttivo atto a promuovere gli sforzi finalizzati al raggiungimento della soluzione a due stati e alla fine del conflitto.