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Nota Farnesina – Cerca e cavatura del tartufo nella Lista del Patrimonio Culturale Immateriale UNESCO

L’Italia ha ottenuto stamattina un nuovo prestigioso riconoscimento da parte dell’UNESCO, grazie all’iscrizione della “Cerca e cavatura del tartufo in Italia: conoscenze e pratiche tradizionali” nella Lista rappresentativa del Patrimonio Culturale Immateriale.

La proclamazione è avvenuta nel corso della sedicesima sessione del Comitato Intergovernativo per la Salvaguardia del Patrimonio Culturale Immateriale, in corso a Parigi (13-18 dicembre 2021).

Il Ministro Di Maio esprime grande soddisfazione per la decisione del Comitato, che riconosce il valore di uno straordinario patrimonio di conoscenze e pratiche tradizionali trasmesse oralmente nelle campagne di molte regioni del nostro del paese.

La nuova iscrizione porta a 15 il numero di elementi italiani iscritti nella Lista del Patrimonio immateriale, su un totale di più 600. Dopo l’iscrizione la scorsa estate dei Portici di Bologna, dei cicli pittorici della Cappella degli Scrovegni a Padova, di Montecatini Grande SPA d’Europa nella Lista dei Siti del Patrimonio Mondiale UNESCO e dopo l’elezione, il 25 novembre scorso, del nostro Paese al Comitato per il Patrimonio Mondiale dell’Organizzazione, il risultato conferma ulteriormente la posizione di primissimo piano che l’Italia riveste in seno all’UNESCO e l’ottimo gioco di squadra del sistema-Paese, che ha visto coinvolti, insieme con la Farnesina, la Rappresentanza Permanente d’Italia presso l’UNESCO, la Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO, il Ministero della Cultura e un ampio ventaglio di realtà locali che hanno promosso la candidatura, tra cui la Federazione Nazionale Tartufai Italiani (FNATI) e dall’Associazione Nazionale Città del Tartufo (ANCT).

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