Questo sito utilizza cookies tecnici (necessari) e analitici.
Proseguendo nella navigazione accetti l'utilizzo dei cookies.

Israele/Palestina: Dichiarazione dei Ministri degli Esteri di Austria, Belgio, Bulgaria, Croazia, Cipro, Repubblica Ceca, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna e Svezia.

(Traduzione di cortesia)

 

Israele/Palestina: Dichiarazione dei Ministri degli Esteri di Austria, Belgio, Bulgaria, Croazia, Cipro, Repubblica Ceca, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna e Svezia.

Siamo molto preoccupati per la situazione umanitaria a Gaza e per la condizione degli ostaggi, nonché per i piani del governo israeliano per una possibile operazione di terra a Rafah, dove oltre un milione di palestinesi si sta attualmente riparando dai combattimenti.

Riconosciamo il diritto di Israele a difendersi in linea con il diritto internazionale e il diritto umanitario internazionale. Chiediamo al governo israeliano di non intraprendere un’azione militare a Rafah che peggiorerebbe una situazione umanitaria già catastrofica e impedirebbe la fornitura di servizi primari e di assistenza umanitaria, urgentemente necessari.

Ribadiamo l’importanza di garantire la protezione di tutti i civili in ogni momento, in linea con il diritto internazionale umanitario, e di rispettare l’ordinanza del 26 gennaio della Corte Internazionale di Giustizia, che è giuridicamente vincolante.

Ciò richiede una immediata pausa umanitaria che porti a un cessate il fuoco sostenibile, al rilascio incondizionato di tutti gli ostaggi e alla fornitura di assistenza umanitaria.

Ti potrebbe interessare anche..