È aperta fino a sabato 10 agosto l’esposizione “Codazzi: cartografías de un archivo global”, inaugurata lo scorso 31 maggio presso il Museo de Arquitectura Leopoldo Rother dell’Universidad Nacional de Colombia di Bogotà.
Grazie alla mostra, che è stata realizzata da docenti, ricercatori e specialisti dell’Università di Torino e dell’Universidad Nacional de Colombia in collaborazione con l’Ambasciata d’Italia e con l’Istituto Italiano di Cultura di Bogotà, il pubblico colombiano ha potuto conoscere alcuni dei documenti e delle mappe più interessanti realizzati dall’esploratore e cartografo italiano Agostino Codazzi (Lugo, 1793 – Espíritu Santo, Colombia, 1859) durante le sue esplorazioni del territorio colombiano negli anni ’50 dell’Ottocento.
Codazzi, che lottò a fianco di Simon Bolivar per l’indipendenza delle colonie spagnole da Madrid, è considerato un eroe nazionale sia in Venezuela che in Colombia, dove portano il suo nome la città di Agustín Codazzi, nel dipartimento del Cesar, e l’Istituto geografico nazionale.
I materiali esposti nella mostra, conservati da 125 anni presso il Fondo Codazzi della Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino, sono il frutto di un importante progetto di ricerca che ha consentito di digitalizzare parte dell’archivio del cartografo italiano: 2.500 documenti tra mappe, lettere, disegni e scritti personali che il giorno dell’inaugurazione dell’esposizione sono stati consegnati all’Archivo General de la Nación colombiano.
Nel 1850 il governo della Colombia, allora chiamata Nuova Granada, chiese a Codazzi di dirigere la Comisión Corogràfica, il maggiore e più significativo progetto scientifico sviluppato dal paese latinoamericano nel XIX secolo: l’esplorazione del territorio della nuova nazione, resasi indipendente dalla corona spagnola nel 1819, per realizzarne per la prima volta una mappa ufficiale, e per studiare le caratteristiche economiche, sociali, culturali e naturalistiche di ciascuna delle sue province. Le dieci spedizioni realizzate dalla Comisión Corogràfica dal 1850 al 1859 influenzarono profondamente il processo di costruzione dell’identità nazionale colombiana, ma molti dei materiali in mostra presso il Museo Rother, prodotti da Codazzi in nove anni di esplorazioni, fino ad oggi non erano mai stati esposti in Colombia.
“Codazzi: cartografías de un archivo global”, uno degli eventi celebrativi dell’anniversario dei 160 anni di relazioni diplomatiche tra Italia e Colombia, ha ottenuto ampia visibilità sulla stampa nazionale, con articoli su alcuni dei principali quotidiani colombiani come El Tiempo, ed è già stata richiesta da altre città del paese latinoamericano: a partire da fine settembre l’esposizione sarà visitabile presso la Universidad del Norte di Barranquilla.
Credits: Julián Berroteran