Il Montenegro sta intraprendendo con forza la strada della transizione verde, tramite nuove leggi e impegni più ambiziosi. Sebbene il peso delle emissioni montenegrine di gas serra su quelle a livello globale sia estremamente limitato – si stima sia pari allo 0,09% – il Paese ha l’intenzione di fare la propria parte per collaborare alla lotta contro il surriscaldamento globale.
Il Ministero dell’Ecologia, dello Sviluppo sostenibile e dello Sviluppo del Nord sta infatti elaborando una nuova norma sulla protezione dal cambiamento climatico con l’obiettivo di adottarla entro l’inizio del 2025. La legge, che sostituirà la precedente del 2019, stabilirà obblighi e responsabilità sulle misure di adattamento e mitigazione, delineerà la cornice normativa per i documenti strategici nel settore, disciplinerà le procedure di “reporting” e di monitoraggio e fisserà gli aspetti amministrativi, finanziari e ispettivi. La bozza si pone anche l’obiettivo di rendere la normativa ancora più in linea con gli standard dell’Unione Europea (UE) in materia, anche al fine di progredire nell’allineamento con l’acquis europeo nel capitolo negoziale che riguarda l’ambiente e il cambiamento climatico.
L’art. 6 della legge regolamenterà la “Strategia per uno sviluppo a basso utilizzo di carbone”, il principale documento strategico in materia di protezione climatica. Tale Strategia rappresenterà un percorso di lungo termine nel quale sono inclusi gli obiettivi che ci si pone di raggiungere per tutti i settori che hanno un impatto sulle emissioni di carbonio – energia, trasporti, processi industriali, agricoltura, gestione dei rifiuti. Se la nuova legge verrà approvata nel breve termine, l’obiettivo successivo sarà adottare la Strategia entro la fine del prossimo anno. Ad essa seguiranno piani d’azione di durata biennale, per monitorarne l’attuazione. La nuova legge sulla protezione climatica, nelle intenzioni dell’Amministrazione tecnica competente, dovrà contribuire a rendere l’economia del Montenegro a basse emissioni di carbonio e resiliente rispetto alla crisi climatica globale.
Il Paese, con l’assistenza del Programma di Sviluppo delle Nazioni Unite (UNDP), sta poi elaborando il NAP (National Adaptation Plan) che ha come obiettivo una pianificazione completa per l’adattamento al cambiamento climatico a medio e lungo termine, tramite un processo di identificazione e valutazione delle vulnerabilità e dei rischi e la definizione delle potenziali misure per la loro mitigazione. La stesura del documento, che avrà una durata di dieci anni, sta avvenendo tramite un’ampia consultazione pubblica, anche con il coinvolgimento di tutte le istituzioni nazionali rilevanti e di svariati esperti.
L’UNDP è impegnata anche a sostenere il Governo del Montenegro nell’elaborazione del NDC (Nationally Determined Contribution) aggiornato. Nell’ultimo NDC, presentato nel 2021, figurava l’impegno di ridurre entro il 2030 le emissioni di gas serra di almeno il 35% rispetto ai livelli del 1990. Nel dicembre 2022, il Paese aveva elevato le proprie ambizioni climatiche, impegnandosi ad una riduzione del 55%, sempre entro il 2030, come parte della propria partecipazione al Consiglio Ministeriale della Comunità dell’Energia. Il nuovo NDC, che il Governo si auspica di finalizzare entro il 2025, incorporerà almeno questo obiettivo, con la possibilità di arrivare al 60%.
L’UNDP, inoltre, ha firmato a novembre un memorandum d’intesa per rafforzare la collaborazione nello sviluppo verde e nella sostenibilità con la Electric Power Company of Montenegro AD Niksic (EPCG), compagnia montenegrina dell’energia elettrica. Il memorandum rappresenta un ulteriore impegno per una giusta transizione verde e una maggiore efficienza nel raggiungimento degli obiettivi di sviluppo, per una durata iniziale di quattro anni.