Gli investimenti nell’energia verde, le modifiche fiscali e i cambiamenti normativi sono tra le misure più rilevanti per il settore energetico incluse nel Budget 2024 del Regno Unito.
Tra i principali stanziamenti, il Dipartimento per la Sicurezza Energetica e il Net Zero vedrà un significativo aumento del budget, passando dai 6,4 miliardi di sterline (circa 7,71 miliardi di euro) nel 2023-24 ai 14,1 miliardi (circa 16,99 miliardi di euro) previsti per il 2025-26. Per finanziare questa crescita, è stata aumentata l’imposta sugli utili straordinari delle società petrolifere e del gas tramite l’Energy Profits Levy (EPL), introdotta nel maggio 2022 a seguito dei profitti record nel settore durante la crisi energetica globale. Dal 1° novembre 2024, l’aliquota dell’EPL è stata aumentata di tre punti percentuali, raggiungendo il 38% e portando la tassazione complessiva sulle attività upstream di petrolio e gas al 78%. L’imposta è programmata per terminare il 31 marzo 2030 e i fondi raccolti saranno destinati al finanziamento di progetti per l’energia verde nel Regno Unito, garantendo stabilità e prevedibilità a lungo termine nel regime fiscale del settore degli idrocarburi.
Se da una parte l’EPL incide ulteriormente sui costi delle imprese del settore, dall’altra il Governo ha fissato un tasso di “decarbonizzazione” al 66%. Inoltre, sono stati ridotti gli oneri per le imprese relativi ai fondi di dismissione connessi alle attività di “Carbon Capture Usage and Storage” (CCUS). Tali riserve finanziarie sono destinate alla conversione sicura delle infrastrutture petrolifere e del gas in impianti di cattura del carbonio.
Il Governo continuerà a finanziare la strategia sull’idrogeno e il CCUS, sostenendo 11 progetti assegnatari di contratti attraverso il primo round dell’Hydrogen Production Business Model (HAR1), ancora in attesa di conferma finale. Sono stati stanziati 3,7 miliardi di sterline (circa 4,46 miliardi di euro) per il 2025-26, da dividere tra questi progetti e quelli di CCUS già avviati. Nel complesso, per i settori emergenti della cattura del carbonio e dell’idrogeno sono stati annunciati finanziamenti per 21,7 miliardi di sterline (circa 26,15 miliardi di euro) in 25 anni, destinati ai cluster di Eni (HyNet) e BP (East Coast Cluster).
Tra le principali iniziative, la Great British Energy, la nuova compagnia energetica governativa con sede ad Aberdeen, riceverà un pacchetto di 125 milioni di sterline (circa 150,70 milioni di euro) nel 2025-26: 100 milioni (circa 120,56 milioni di euro) per sviluppare progetti di energia pulita e 25 milioni (circa 30,14 milioni di euro) per strutturarsi come azienda.
Per il nucleare, il Governo ha confermato che i risultati del bando per i reattori modulari compatti (Small Modular Reactor) della Great British Nuclear saranno resi noti in primavera. Inoltre, sono stati stanziati 2,7 miliardi di sterline (circa 3,26 miliardi di euro) per continuare lo sviluppo della centrale nucleare di Sizewell C fino al 2025-26. È stato anche confermato che il Regno Unito porterà avanti i piani per il Carbon Border Adjustment Mechanism (CBAM), che entrerà in vigore a gennaio 2027.
Infine, sono stati annunciati incentivi e finanziamenti per l’industria dei veicoli elettrici, tra cui un aumento del divario nelle accise tra veicoli elettrici e non elettrici nel primo anno. Sono previsti 200 milioni di sterline (circa 241,12 milioni di euro) per il 2025-26 per accelerare l’installazione di punti di ricarica e 120 milioni (circa 144,67 milioni di euro) per sostenere l’acquisto di furgoni elettrici.