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Food innovation, l’expertise italiana a Seeds and chips a Milano

L’innovazione nel campo alimentare, dal campo alla forchetta,  è al centro di ‘Seeds and chips, The leading food innovation summit in the world’, che si tiene a Milano dal 7 al 10 maggio. Si tratta di uno degli appuntamenti di riferimento a livello mondiale per la promozione di soluzioni tecnologicamente all’avanguardia in campo agroalimentare, ma anche ecosostenibili.  In particolare il 9 maggio si terrà un seminario su ‘Innovation in tradition for sustanaible food’, proprio sul tema della agroecologia, in cui saranno illustrate alcune delle iniziative realizzate con il contributo dalla Farnesina e dall’Agenzia per la Cooperazione allo Sviluppo. Interverrà il Direttore Generale della Cooperazione allo Sviluppo Giorgio Marrapodi.

In questa strategia di sviluppo rurale e agricolo rispettoso dell’ambiente l’expertise italiana dà un contributo importante, in particolare per quanto riguarda lo sviluppo di filiere sostenibili, la tutela del territorio, le cooperative e le donne imprenditrici.  Tra le esperienze che verranno presentate, spiccano quelle riguardanti il progetto della Cooperazione per la produzione di grano duro in Etiopia, il cui responsabile, Tiberio Chiari, interverrà domani a Milano. Si tratta di un progetto che oltre ad avere un impatto forte sulla produzione, passata dal 2012 al 2015 da 500 a 1500 tonnellate, ha avuto l’obiettivo di contrastare la pratica della monocultura, molto più vulnerabile alla piaga di malattie. Per valorizzare alcune iniziative della Cooperazione in Africa e Centro America saranno presenti anche l’Unido, la Fao e  la Illy per i progetti sul caffè in Etiopia.

Un altro dei focus di questo panel  è quello relativo alla conservazione e gestione delle acque, che sarà l’occasione per l’assegnazione del premio  ‘Water first! Building a Sustainable future’ , intitolato all’ambasciatore Giorgio Giacomelli, scomparso lo scorso anno. Il suo impegno per la conservazione e gestione delle risorse idriche gli era valso nel 2006 la nomina a membro dell’Un Advisory Board on water and sanitation dall’allora segretario generale dell’Onu Kofi Annan. Ad essere premiato con 10.000 euro sarà il progetto giudicato più innovativo da una giuria composta da Unido, Cnr e Istituto italiano di tecnologia. In un mondo in cui 1,8 miliardi di persone vivranno nel 2025 in regioni con scarsità di acqua, la sfida è quella di salvaguardare gli oceani, assicurare servizi igienici e risorse idriche per l’agricoltura , oltre all’obiettivo di fornire acqua potabile ai paesi in via di sviluppo.

Infine durante il seminario verranno illustrati alcuni progetti realizzati  dalla Fao con finanziamenti italiani, che spaziano dall’aiuto a piccoli agricoltori in Etiopia e Senegal per la produzione vicino alle scuole in coordinamento con un progetto del Wfp per mense scolastiche, al contributo alla comunità di pescatori nella Striscia di Gaza, dal sostegno alle donne vulnerabili nel Sahel grazie all’agroecologia al potenziamento delle attività per accrescere la consapevolezza dell’importanza dell’ecosistema montuoso.