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(fa fede solo il testo effettivamente pronunciato)


Siamo giunti al termine di una giornata molto intensa ed impegnativa che ha visto svolgersi qui a Villa Madama i lavori della III Commissione Binazionale Italia-Messico. Come il Ministro Terzi ha messo in luce, si e’ trattata della prima riunione a livello politico, segnale importante dell’attenzione che entrambi i nostri paesi pongono nella cooperazione bilaterale e nei fori multilaterali. I due Ministri degli Esteri hanno anche firmato una Dichiarazione Congiunta che istituisce un Partenariato Strategico tra Italia e Messico, con l’obiettivo di qualificare e intensificare il livello dei rapporti politici bilaterali attraverso un regolare scambio di valutazioni, oltre che sui temi di interesse bilaterale, anche sulle principali questioni di interesse regionale e internazionale.


I lavori della Commissione Binazionale si sono articolati in quattro Sottocommissioni tematiche, cui hanno preso parte funzionari delle diverse Amministrazioni ed esperti e nelle quali sono state esaminate molte questioni di interesse comune, dalla politica alla cooperazione economica e commerciale, dalla importante cooperazione del settore giudiziario e della sicurezza, alle relazioni bilaterali nel settore della cultura, scientifico e tecnologico. I risultati dei lavori hanno confermato la forte comunanza di vedute sui temi oggetto di discussione e il comune approccio sui principali temi di interesse internazionale. Non posso che esprimere, pertanto, piena soddisfazione per questo eccellente risultato.


L’italia vede nel Messico un partner di importanza strategica, vicino a noi per valori, cultura, e comunanza di interessi. Come il Ministro Espinosa Cantellano ha voluto sottolineare in piu’ di una occasione, oggi, non ci sono “irritants” nelle nostre relazioni bilaterali, che possono solo continuare a crescere ed approfondirsi. Sul piano politico, l’incontro tra il Ministro Terzi e la Segretaria delle Relazioni esterne Espinosa Castellano ha messo in evidenza l’ impegno comune a difesa dei valori democratici e dei Diritti dell’Uomo. Nell’ambito multilaterale, è stata sottolineata la visione condivisa in materia di riforma del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ed è stata evidenziata l’esigenza di procedere verso una riforma della governance finanziaria globale.


Sul piano delle relazioni economiche, l’Italia e’ tra i primi investitori in Messico, e vanta con il Paese un interscambio commerciale la cui portata e’ stata già ampiamente valorizzata, segnale che le nostre imprese concordano con la nostra valutazione circa l’importanza strategica di questo paese, e della sua economia in continua crescita. Testimonianza di questa fiducia e’ anche l’avvio operativo del Business Council Italia-Messico, che riunisce le principali realtà imprenditoriali dei due Paesi. E’ stato quindi prospettato, nel corso dei lavori odierni, un programma di lavoro volto a rafforzare la collaborazione economica anche e soprattutto a livello di piccole, medie e grandi imprese. In tale ambito, è stata auspicata una maggiore partecipazione delle imprese dei due Paesi nel settore degli investimenti, soprattutto con riguardo alle infrastrutture fisiche ed alla nuove reti elettriche ed informatiche.


Come e’ stato più volte ribadito durante la giornata odierna, apprezziamo del Messico la ferma convinzione nell’importanza cruciale del libero commercio, contro ogni forma di protezionismo. Anche in seno al G20, in un momento così difficile come quello attuale, in cui le maggiori economie mondiali hanno la responsabilità storica di dare un contributo reale all’uscita dalla crisi, sarà importante veicolare questo messaggio, insieme all’opportunità di combinare riforme strutturali orientate alla disciplina fiscale con politiche di crescita. Questo difficile equilibrio e’ anche al centro del dibattito europeo, e costituisce un punto fondamentale nell’agenda di Governo del Presidente del Consiglio Mario Monti, che lo ha ribadito, da ultimo, anche in occasione di una recente lezione tenuta all’istituto Universitario Europeo di Firenze.


Il tema della sicurezza costituisce poi una grande sfida, e la nostra collaborazione con il Messico in questo delicato settore e’ massima, nella convinzione che sia essenziale combattere il crimine transnazionale, il narcotraffico, il terrorismo, ed anche, come il Ministro Terzi ha più volte ribadito oggi, la pirateria. Abbiamo evocato i progetti in corso di esecuzione nell’ambito della Strategia di Sicurezza per il Centro America come pure la cooperazione a livello di organi giudiziari e di forze di polizia dei due Paesi. E’ stato inoltre deciso di approfondire ed estendere la cooperazione bilaterale nel settore della lotta contro il crimine organizzato transnazionale, attraverso una intensificazione dei contatti istituzionali e mediante il coordinamento del lavoro comune sia a livello bilaterale, sia nelle istanze regionali preposte alla lotta contro il crimine organizzato.


Con riguardo infine alla cooperazione nel campo educativo, culturale, scientifico e tecnologico, abbiamo riaffermato la comune volontà di valorizzare, oltre al patrimonio storico-culturale-archeologico, anche i nuovi settori della ricerca e della scienza, attraverso lo scambio di studenti e scienziati, convenendo sull’utilità di una intensificazione dei rapporti interuniversitari e sul varo di un programma di scambi accademici e di borse di studio.


Alla luce di questi eccellenti risultati, vorrei concludere con un’ ultima considerazione, che e’ stata anche oggetto di discussione nel corso dei colloqui politici odierni. In un momento come quello attuale, di sempre maggiore integrazione tra continenti per reagire in maniera congiunta e coordinata alle sfide globali dei nostri tempi, credo che sia importante approfondire il dialogo tra le due sponde Sud dell’Atlantico, sulla base di una comunanza di valori e soprattutto di interessi, politici, economici, culturali. In poche parole, sarà necessario lavorare ad una nuova “panatlantic charter”, basata sul libero commercio, che trasformi lo storico dialogo transatlantico in qualcosa di più ampio e più vasto, che ci induca finalmente a considerare l’Atlantico come una “wider region”, in cui Messico ed Italia occupano una posizione geograficamente strategica.