E` un tunnel lunghissimo quello in cui il 15 febbraio dello scorso anno sono finiti Salvatore Girone e Massimiliano Latorre. La Corte Suprema indiana avrebbe potuto tirarli fuori da lì ma non lo ha fatto. Ma per il sottosegretario agli Esteri, Staffan de Mistura, non è, come non è mai stato, tempo di polemiche. E giudica positivamente la decisione della Corte Suprema come fu quando Latorre e Girone ottennero la libertà vigilata, quando la stessa Corte accettò il ricorso sulla giurisdizione o quando i due fucilieri ricevettero il permesso di trascorrere in Italia le vacanze di Natale.
«Sono ottimista perché la dekeralizzazione del processo sottrae i nostri marò a una effettiva carenza di garanzie di oggettività di giudizio. Se penso alla drammatizzazione della vicenda, per questioni di politica locale, nel mese successivo al loro fermo, è ovvio che non posso non essere soddisfatto».
La Corte Suprema ha riportato ufficialmente la petroliera Lexie in acque internazionali dove, quella sera sarebbe dovuta rimanere. Fa rabbia ripensarci.
«La nave italiana non era mai entrata in acque nazionali. Una pessima legge che non chiarisce chi comanda quando invece dovrebbe comandare la Marína militare ha contribuito a spingere la Lexie verso il tritacarne giudiziario dello stato del Kerala. Ma di questo si parlerà in futuro. Se c`è una tempesta durante una regata non si discute».
E la tempesta è ancora in corso.
«Non la chiamerei più tempesta. Il fruttuoso processo di dedrammatizzazione ci ha spinti lontani dai rischi di decisioni affrettate e irreversibili. Poi il lavoro del Quirinale, Palazzo Chigi, Farnesina, del ministro Di Paola, dell`ambasciata, è servito a ridare dignità alla condizione di Latorre e Girone. Sapevamo che la Corte Suprema aveva due opzioni: focalizzarsi sull’immunítà funzionale dei marò o sulle acque internazionali. La creazione di un tribunale ad hoc costituisce un`ulteriore fase di decantazione che non deve essere vista come uno schiaffo all`Italia. Le pressioni si hanno nel nostro Paese come in India. Non è una situazione da bacchetta magica».
Quanto durerà il processo di allestimento del nuovo tribunale?
«Non è facile prevederlo, se i tempi si allungheranno torneremo a far pressione, ma il cammino va nella direzione che l`Italia ha voluto con l`unico obiettivo di riportarli a casa».