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Pistelli: “L`Europa garantisca l`autodifesa dei curdi” (La Repubblica)

Lapo Pistelli, viceministro degli Esteri, il 4 agosto è stato il primo rappresentante di un governo europeo a visitare Erbil. Spiega che la decisione di armare i peshmerga per resistere all`Is è «un`operazione coerente e trasparente, nel pieno rispetto delle regole nazionali e internazionali: abbiamo aiutato i curdi a ospitare 250mila profughi siriani e non potevamo restare inerti di fronte a questa nuova ondata che viene dalla piana del Ninive. Oggi ( ieri, ndr) sono atterrati i primi due aerei della cooperazione con gli aiuti per gli yazidi».


Ma ora stiamo parlando di armi.


«L`aiuto umanitario serve se le persone che lo devono ricevere sono vive. Il governo è grato agli Usa di avere permesso ai peshmerga di fare esfiltrare 150mila persone dalle montagne dello Shingal. Ovviamente il Parlamento resta sovrano, ma l`idea del governo è di aiutare il diritto di autodifesa curda. L`Europa ha convenuto che è inaccettabile permettere al progetto di Califfato dell`Is di consolidarsi. Per questo il 20 agosto prospetteremo al Parlamento un pacchetto completo di iniziative».


In cosa consiste il pacchetto?


«Si parte con sei voli umanitari ad Erbil. Ci sarà poi la capacità della Difesa di rispondere alle richieste curde per i peshmerga».


Che genere di armi forniremo?


«I dettagli saranno dati in Parlamento: ad ogni modo i curdi sono fanteria di montagna, sarà fornito equipaggiamento leggero che gli permetta di ridurre l`asimmetria con l`Is».


Armare i curdi un domani non potrebbe rivelarsi controproducente?


«Quando si è discusso se fornire equipaggiamenti letali a questa o quella fazione siriana il governo, a differenza di altri paesi Ue, ha detto che non si sentiva di schierarsi con qualcuno. Ma qui parliamo del diritto di autodifesa di un popolo di fronte aduna invasione jihadista. Se non agiamo tutti, tra un mese ci troveremo a parlare di una nuova Srebrenica. Oltretutto tra le regole c`è anche quella di agire in accordo con Bagdad e la prima persona che mi ha chiesto di aiutare i cardi in nome dell`Iraq è stato proprio il presidente iracheno Masum».

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