PRACHACHART THURAKIT
1) L’obiettivo di questa Sua visita in Thailandia, oltre all’occasione del 150° Anniversario dei rapporti diplomatici bilaterali, sottolinea anche l’importanza di promuovere collaborazione commerciale, quindi l’Italia ritiene che la Thailandia abbia la potenzialità/prospettiva in quale settore economico ed di investimento?
La celebrazione dell’anniversario dei 150 anni è particolarmente importante per le relazioni tra i nostri Paesi. L’Italia ha organizzato un programma molto ricco di 69 eventi che coprono 299 giorni dell’anno per festeggiare insieme al popolo thailandese. La visita è legata in primo luogo a questa ricorrenza, che ci attendiamo coincida anche con un momento importante nella vita del Paese, ovvero con il ritorno al voto e ad un sistema di democrazia rappresentativa. Ma la collaborazione economica riveste particolare rilevanza nei rapporti tra Italia e Thailandia. Non a caso l’anniversario risale alla firma, il 3 ottobre 1868, del primo Trattato di Amicizia e Commercio. Oggi le relazioni commerciali sono intense e l’interscambio è ben bilanciato, raggiungendo quasi 3 miliardi di dollari, con ulteriore potenziale di crescita. Nel 2017 le esportazioni thailandesi verso l’Italia sono cresciute +8% e l’export italiano verso la Thailandia di un analogo +7%.
2) Lo scopo di questa Sua visita prevede anche di proporre o promuovere le attività/collaborazioni commerciali, nonché eventuali co-investimenti in qualche settore in particolare? E come?
La creazione del Business Forum Italia-Thailandia nel 2015 e il mio incontro con i grandi Gruppi thailandesi che ne fanno parte, avvenuto nella Residenza dell’Ambasciatore, vanno in questa direzione. Registriamo già importanti investimenti reciproci ma il potenziale è ancora alto. Tra i più rilevanti vorrei ricordare lo stabilimento per impianti di produzione di acciaio della Danieli e l’unico polo di produzione della Ducati fuori dall’Italia, entrambi a Rayong. Da parte thailandese, il Gruppo Central ha acquistato la storica catena di retail “La Rinascente” che sta rilanciando con l’apertura dei nuovi store di Milano e Roma. L’inaugurazione del negozio della Capitale in particolare ha riscosso un grande successo per il riuscito restauro di un edificio di pregio storico, che ha saputo mettere in rilievo anche i ruderi romani nel sottosuolo!
3) La Sua visita ha, o meno, un’agenda particolare relativa all’attuale crisi del “Brexit” che potrebbe avere un impatto sull’economia italiana in qualche modo?
Comprendo che questo aspetto susciti un certo interesse anche in Thailandia per le conseguenze che potrà avere sull’economia europea e mondiale.
In questi mesi l’Italia sta lavorando insieme agli altri partner europei per ridurre al minimo i potenziali effetti della Brexit sui cittadini e sulle imprese e, al contempo, trasformare la stessa Brexit in occasione di rilancio del progetto europeo a 27, come testimoniato dalla Dichiarazione di Roma del 25 marzo 2017.
A livello bilaterale, non vedo al momento effetti diretti della Brexit sui rapporti tra Thailandia e Italia. L’Italia e’ la terza economia dell’Eurozona, la seconda per capacità manifatturiera, un Paese aperto agli scambi e agli investimenti. La stessa considerazione vale per l’Unione Europea, che resterà il più vasto blocco commerciale sulla scena internazionale, campione di un sistema commerciale multilaterale basato su regole chiare e condivise, con una popolazione di oltre 440 milioni di abitanti. In questo senso, ci auguriamo che il progresso del processo di transizione democratica permetta quanto prima il riavvio del negoziato per concludere un accordo di libero scambio UE e Thailandia, che sia ambizioso e di mutuo beneficio.
4) Attualmente, il governo thailandese sta promuovendo il progetto “Eastern Economic Corridor (EEC)”. L’Italia è interessata a questo progetto? Se si, potrebbe gentilmente riferire quali sono le industrie da promuovere affinché ci sia una collaborazione tra i due paesi?
L’Italia è sicuramente interessata all’Eastern Economic Corridor. In occasione dell’ultima riunione del Business Forum lo scorso maggio a Milano è stata effettuata dalla co-presidenza thai una articolata presentazione di questo progetto. I settori di maggior interesse per l’Italia – oltre alla realizzazione delle infrastrutture e dei trasporti previsti dal piano di sviluppo – sono le energie rinnovabili, comprese la produzione di auto elettriche e di pannelli solari, e i cluster specializzati nell’agro-food, nel tessile/moda/calzatura, e nei macchinari in generale come packaging e refrigerazione. Si tratta di settori produttivi dove l’Italia rappresenta un’eccellenza a livello mondiale. Siamo pronti a ricevere visite imprenditoriali nel nostro Paese e stiamo valutando la possibilità di inviare in Thailandia già il prossimo anno una missione imprenditoriale di sistema che possa esplorare tutte le opportunità presenti.
5) A parte la Thailandia, attualmente l’Italia e’ interessata anche ad altri paesi nella regione Asia-Pacifico?, quali sono? Potrebbe parlarcene?
L’Asia sta attraversando una fase di trasformazione storica: entro il 2050, dovrebbe rappresentare oltre la metà del PIL mondiale (nel 2010 era il 27%), con un reddito pro capite medio equivalente a quelli di oggi in Europa e USA. Il Sud Est Asiatico nel suo insieme registra i più alti tassi di crescita negli ultimi anni a livello globale: il PIL complessivo dei 10 paesi ASEAN, un mercato di 650 milioni di abitanti, rendono il gruppo già oggi la sesta economia mondiale; dovrebbe attestarsi al quarto posto nel 2030. L’Italia, quale grande paese manifatturiero e a forte vocazione all’export, non puo’ non essere attivamente interessata alle trasformazioni in corso, che creano opportunità per tutti i settori dell’industria italiana, dalle macchine utensili all’agroindustria, dai beni di consumo ai prodotti di lusso. Il bisogno di infrastrutture, di energia pulita, di servizi per l’urbanizzazione sostenibile, cresceranno nella regione con forti ritmi. L’Italia e’ pronta ad offrirsi come partner in questa storia di successo.
5) Nel corso della visita, Avete ricevuto richieste o proposte da parte del Governo thailandese di affrontare in particolare alcuni argomenti ?
Con i nostri interlocutori in Thailandia, Governo, imprenditori, abbiamo affrontato un ampio spettro di argomenti, sia sul piano bilaterale che riguardo alla situazione regionale e a sfide globali.