Treni bloccati al Brennero, connazionali rimpatriati, Italia «sconsigliata» da molti governi. Ministro DI Maio che cosa pensate di fare?
«Mi ha chiamato il collega austriaco per spiegarmi che i treni erano subito ripartiti, mentre alle Mauritius sono stati attivati i canali diplomatici per assistere gli italiani. Sono casi sporadici, io dico che tutti dobbiamo raccontare la realtà per combattere la psicosi, non per alimentarla».
Però l’Italia rischia di rimanere isolata?
«Siamo un Paese forte, trasparente e responsabile e questo è un appello che voglio inviare a tutta la comunità internazionale. Impronteremo la nostra comunicazione all’estero sulla trasparenza che in questi casi è la misura dell’affidabilità per un Paese. Non a caso oggi mi sono collegato in teleconferenza con i nostri ambasciatori in Svizzera, Croazia, Francia, Germania, Austria, Slovenia e Monaco».
E quale è il messaggio?
«Invieremo un report giornaliero a tutte le nostre ambasciate affinché possano sensibilizzare le controparti. Aggiorneremo tutti I governi del mondo con la massima chiarezza a sostegno anche degli italiani che si recano all’estero e del nostro corpo diplomatico che sta operando con grande professionalità. Voglio sottolineare che al momento ci sono due focolai che coinvolgono circa 50 mila persone su 60 milioni di cittadini».
Però si moltiplicano le ordinanze di chiusura. Sono davvero necessarie?
«Ogni misura in linea con le precauzioni suggerite dall’autorità sanitaria nazionale è necessaria. L’obiettivo è il contenimento del contagio, è per questo che abbiamo disposto una sorveglianza delle aree dei due focolai. Come ha detto il commissario Borrelli i nuovi contagi sono all’interno delle aree sorvegliate. Questo è un virus nuovo e va monitorato con attenzione. La priorità deve essere la salute degli italiani».
C’è il rischio di sospensione del traffico aereo e ferroviario e la chiusura di scuole e università in tutta Italia?
«Noi abbiamo come obiettivo la limitazione del contagio e in via precauzionale adotteremo misure per tenere ristretto il perimetro del virus. E’ naturale, se non lo facessimo sarebbe un problema».
Il contagio è esploso all’improvviso, mentre gli altri Paesi europei hanno numeri bassi. Dipende dal fatto che facciamo moltissimi controlli?
«È chiaro che abbiamo fatto molti tamponi, probabilmente più che in tutti gli altri Paesi europei».
Alla luce di quanto sta accadendo, riconosce l’errore di bloccare i voli diretti con la Cina?
«Abbiamo attuato le misure più stringenti di Europa, tanto che l’Ue stessa ce lo ha riconosciuto. E’ stato un atto doveroso e di estrema precauzione. La Farnesina sta facendo un lavoro enorme per cui voglio ringraziare il corpo diplomatico, l’Unità di crisi, l’ambasciata a Pechino e ogni singolo funzionario. Monitoriamo centinaia di casi al giorno, abbiamo riportato a casa Niccolò e circa cento connazionali tutti in estrema sicurezza».
Però molti sono sfuggiti ai controlli.
«Può succedere, noi però abbiamo attuato provvedimenti rigidi».
Il governo ha annunciato la sospensione dei pagamenti dl rate e bollette. Che altro pensate di fare?
«Sostenere il tessuto economico e le famiglie che si trovano nelle aree coinvolte, ma approveremo un decreto che aiuta tutto il sistema-italia. Tra le priorità c’è la salvaguardia dell’export che vale il 32% del nostro Pil».
Lei aveva promesso 300 milioni per sostenere le esportazioni. Che fine hanno fatto?
«Sono stati già stanziati e serviranno a sostenere il nostro Made in Italy e le nostre eccellenze anche verso mercati più maturi visto che la regione asiatica, inevitabilmente, subirà un contraccolpo. Ma credo ne serviranno altri».
Quanti?
«Il 3 marzo ci sarà una riunione straordinaria alla Farnesina proprio con il mondo imprenditoriale e l’Istituto del commercio estero per decidere insieme il maggiore sostegno possibile».
Ieri la Borsa ha avuto un crollo. L’Italia rischia la recessione?
«Meno tempo impiegheremo per contenere il virus, meno problemi avremo. Alcune difficoltà ci saranno, è naturale, ma non mi spingerei a fare previsioni di questo genere».
Si sta creando un divario tra Nord e Sud.
«A ogni governatore e a tutte le parti politiche chiediamo senso di responsabilità, questo è il momento di essere uniti e compatti, non servono iniziative estemporanee e fughe in avanti.
E’ d’accordo con il premier Conte quando accusa le Regioni a guida leghista di aver provocato la falla?
«Lo spirito del governo è lavorare con massima unità per la sicurezza degli italiani. Qualcuno non lo sta facendo, continua a speculare, potremmo farlo anche noi con tanti argomenti, ma non siamo quel genere di persone».
I rapporti con la Cina rimangono tesi?
«Continuiamo a mantenere ottimi rapporti, e voglio ribadire la nostra solidarietà al popolo cinese e alle persone colpite».
Lei ha paura?
«La mia famiglia e i miei affetti più cari vivono in questo Paese. A loro ogni giorno dico che c’è da prendere solo le giuste precauzioni. È un virus nuovo e va monitorato, come stiamo facendo.