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La mostra “Pompei –The infinitite Life “ in 5 musei cinesi

Reperti di terracotta, bronzo e oro, statue, nonché affreschi e arredi provenienti dall’area vesuviana e risalenti all’età romana saranno infatti esposti in cinque prestigiose sedi museali cinesi.  All’Archaeology Museum di Chengdu fino al 3 maggio, al Qinshihuang Mausoleum Museum (1 giugno – 24 agosto), al Tianjin Museum (21 settembre – 14 dicembre), al Wuhan Museum (8 gennaio – 2 aprile 2019), per poi concludersi in un quinto museo cinese in corso di definizione.“Oggi grazie all’archeologia percorriamo un viaggio ideale che supera la sfera spazio temporale: chi avrebbe mai immaginato di poter ammirare i reperti  dell’area Vesuviana restituiti alla luce con i guerrieri di Terracotta del primo imperatore cinese Qin Shi Huang. La mostra che abbiamo appena inaugurato rappresenta una vera e propria opportunità di dialogo culturale tra l’Italia e la Cina. Da oggi tutti coloro che visiteranno ‘Pompei –The infinitite Life’ entreranno in contatto con il nostro mondo antico  e con le radici profonde del patrimonio storico e culturale del nostro Paese. E ci inorgoglisce che i nostri amici Cinesi,  con tradizioni millenarie guardino all’Italia e alla sua cultura con interesse.” Lo ha dichiarato Il Sottosegretario Bianchi, tagliando il nastro della mostra  POMPEII- THE INFINITE LIFE”, allestita nel  Jinsha Archaeology Museum di Chengdu. Nata da un progetto della Società cinese ChinaMuseum Ldt di Pechino, che fornisce contenuti ad oltre 500 musei cinesi, con la collaborazione della Direzione generale dei Musei del Mibact.  Un viaggio tra i secoli e tra le culture dei due paesi che si trasforma in una contemporanea versione del “Grand Tour” e che trasporta in Cina i miti della cultura europea facendoli incontrare con il vastissimo patrimonio culturale cinese.  “La Cina è da anni un nostro partner culturale: non è un caso che proprio dall’Italia, da Venezia, la città di Marco Polo, abbia preso avvio lo scorso gennaio l’anno del Turismo Europa Cina, una opportunità preziosa per rafforzare le nostre relazioni, nella consapevolezza che i rapporti economici e turistici non si esauriscono nella crescita degli scambi commerciali ma coinvolgono i legami  e l’amicizia tra le diverse comunità nazionali. E l’inaugurazione di Venezia ha ribadito l’importanza che l’Italia riveste come snodo strategico e commerciale della parte mediterranea della via della seta. Il nostro obbiettivo è  la costruzione di un dialogo continuo e  permanente tra i settori dell’arte, della cultura e delle industrie creative dei nostri Paesi. Questo è il senso profondo della mostra ‘Pompei –The infinitite Life’ che sarà ospitata nei 5 maggiori musei Cinesi – sottolinea il Sottosegretario –  : far incontrare i giacimenti culturali di inestimabile valore presenti nei nostri Paesi. Voglio ricordare che la Cina e l’Italia  detengono il maggior numero di Siti Unesco.  Insomma una nuova via della seta della conoscenza e  della  cultura.” “La nuova visita del Sottosegretario  Bianchi a Chengdu per l’inaugurazione della mostra su Pompei  – ha dichiarato  il Console Generale d’Italia a Chongqing Filippo Nicosia  – dimostra l’impegno di Italia e Cina per il rafforzamento dei rapporti culturali lungo la Nuova Via della Seta. Assumono qui particolare significato le parole del Presidente Mattarella secondo cui  OBOR non è solo un progetto commerciale e infrastrutturale, ma anche una formidabile opportunità per creare nuovi percorsi per gli scambi culturali e per la conoscenza reciproca. A tal fine saranno particolarmente utili i progetti qui discussi  – conclude Il Console  – per il rafforzamento della collaborazione fra i poli museali dei due Paesi, seminari bilaterali su archeologia e tecniche per il restauro e scambi di mostre”. All’inaugurazione erano  presenti il  Vice Direttore Permanente dell’ufficio della propaganda del Sichuan, il Direttore del Museo Archeologico nazionale di Napoli Paolo Giulierini, il Direttore Generale della Commissione per la Cultura e la Stampa del Sichuan e il Console Generale d’Italia a Chongqing Filippo Nicosia.

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