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Buenos Aires: l’Afrodite di Capua in mostra per tre mesi

L’Afrodite di Capua per tre mesi in mostra a Buenos Aires

Per tre mesi l’Afrodite di Capua accoglierà i visitatori del Museo Nazionale delle Belle arti di Buenos Aires nella hall centrale.  E’ stato il ministro della cultura argentino Pablo Avelluto a intervenire all’inaugurazione insieme all’ambasciatore d’Italia Giuseppe Manzo, al direttore del Museo Andrés Duprat e a 200 ospiti in rappresentanza delle istituzioni culturali e politiche argentine.

Il prestito di questo gioiello della cultura classica da parte del Museo Archeologico di Napoli (MANN) rientra nel ciclo di promozione integrata, ‘La Forma della Bellezza. 2000 anni di arte, cultura e industria del bello nel Golfo di Napoli”.

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Avelluto ha ringraziato l’Ambasciata d’Italia, l’Istituto Italiano di Cultura e il MANN per aver reso possibile questa operazione che rappresenta il frutto di una intensa e consolidata collaborazione fra i due Paesi in ambito culturale.  Il Direttore del Museo, Duprat, ha sottolineato il valore emblematico di quest’opera, che oltre a rappresentare un canone della bellezza femminile è portatrice di un messaggio universale di pace (“l’amore trionfa sulla guerra”). Duprat ha voluto anche sottolineare l’entusiasmo che l’arrivo della statua ha suscitato nel paese anche grazie alla forte influenza culturale della collettività italiana in Argentina. L’ambasciatore Manzo , dopo avere ringraziato il Museo per aver valorizzato al massimo l’opera collocandola nell’area di maggiore visibilità, ha “dato il benvenuto” a questa “nuova cittadina”. L’evento – ha aggiunto –  si inserisce in un percorso culturale di altissimo profilo, nel momento in cui Buenos Aires è capitale globale in coincidenza della prossima riunione dei Capi di Stato e di Governo del G20.

L’iniziativa ‘La forma della bellezza’, che si è snodata per tutto il mese di novembre, si concluderà il 4 e il 5 dicembre al Teatro Coliseo, con un gala ballet del Corpo di Ballo del Teatro San Carlo per celebrare il grande compositore Giochino Rossini nel 150.o anniversario della sua morte e l’8 e 9 dicembre con l’opera teatrale Filumena Marturano di Eduardo de Filippo, diretta da Liliana Cavani. Si è trattato di una serie

di eventi e manifestazioni di promozione integrata dell’Italia per raccontare cultura, creatività, “saper fare” ed “industria del bello” italiani, attraverso il filo conduttore della bellezza nelle sue molteplici declinazioni.