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‘Passi affrettati’ in svedese, Dacia Maraini a Stoccolma

La scrittrice Dacia Maraini è a Stoccolma in occasione della pubblicazione in Svezia – a cura dell’Istituto Italiano di Cultura di Stoccolma –  di un suo testo teatrale, ‘Passi affrettati’ (‘Raska steg’, in lingua svedese), scritto nel 2007 e in cui racconta storie di  donne vittime di violenza nel mondo.

Il testo di Maraini è un lavoro che nasce dall’elaborazione di una serie di testimonianze raccolte in tutto il mondo: dalla Cina alla Giordania, dalla Nigeria alla California fino all’Europa. Sette storie di donne appartenenti a culture e religioni differenti, tutte accomunate dalla stessa esperienza della violenza subita fra le mura domestiche.  

 

copertina raska steg

 

Una testimonianza, una denuncia, ma anche un atto di simpatia e di attenzione verso tutte quelle donne che sono ancora prigioniere di un matrimonio non voluto, di una famiglia violenta, di uno sfruttatore, di una tradizione e di una discriminazione storica difficile da superare”, afferma l’autrice Dacia Maraini.

L’idea di tradurre questo testo teatrale in svedese è nata a seguito dell’epidemia da Covid-19 che ha costretto molti paesi al lockdown facendo registrare un aumento esponenziale dei casi di violenza femminile in casa in tutto il mondo. “Sembra un paradosso – prosegue Maraini – ma in tutti i paesi, sia i più aperti che i più conservatori, il modello di violenza femminile è molto simile e deriva dalla paura dell’uomo di perdere il possesso che ritiene di avere sulla donna e che crede il destino gli abbia assegnato. Questo senso di possesso è qualcosa che per natura è sempre esistito, ma che è stato codificato dalle società patriarcali nel corso dei secoli”.

Tre gli eventi che vedranno Dacia Maraini protagonista nella capitale svedese per presentare ‘Raska steg’. Si comincia oggi, 22 settembre; nel pomeriggio (alle 18), nella sede dell’IIC,  la scrittrice terrà una conversazione con la regista e drammaturga Suzanne Osten. Evento realizzato in collaborazione con l’Ambasciata di Svezia in Italia.

Il secondo evento, dal titolo “Literature and archives – When real life feeds the written stories. The journey of Dacia Maraini through the archives as a literary source” , si terrà domani, 23 settembre  (Stadsarkivet Liljeholmskajen, ore 17.30); qui l’autrice farà una riflessione sulla relazione tra letteratura e archivi in un dialogo con Lennart Ploom, archivista e direttore di Stockholms Stadsarkiv (archivio civico di Stoccolma). L’evento è realizzato in collaborazione con Stockholms Stadsarkiv.

​Infine, giovedì 24 settembre, è in programma la proiezione del film ‘Paura e amore’ del 1988 di Margherete von Trotta (Filmhuset, ore 18). E sul film e sul suo rapporto col cinema, Dacia Maraini sarà intervistata. L’evento è realizzato in collaborazione con Svenska Filminstitutet.

La versione svedese dell’opera di Maraini – nata a Fiesole nel 1936 – è stata tradotta da Ida Andersen; la prefazione è della giornalista Kristina Kappelin mentre la postfazione è di Emma Dante, regista teatrale e drammaturga italiana. 

 

dacia maraini in istituto a stoccolma primavera 2019

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