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Marsiglia, la mostra “Rue d’Alger”

L’Istituto Italiano di Cultura di Marsiglia presenta la mostra Rue d’Alger, che, partendo dal dialogo tra prospettive artistiche e ricerca accademica, intende reinterpretare gli elementi urbani di Marsiglia che rimandando al periodo coloniale. 

Il progetto coinvolge l’Istituto Italiano di Cultura (ex Casa d’Italia), esempio rappresentativo di architettura fascista in Francia, aprendo le porte di un luogo “dissonante” e portando alla luce i suoi archivi. Se Rue d’Alger mette in discussione la propaganda a sostegno del sogno espansionistico di Mussolini, di certo non si limita a elaborare un discorso centrato unicamente sull’Italia. L’ubicazione dell’Istituto Italiano di Cultura nel cuore della Rue d’Alger invita d’altra parte ad ampliare l’orizzonte tematico fino al retaggio delle relazioni asimmetriche che la Francia ha sviluppato con il Nord Africa. Per questo, il percorso espositivo di Rue d’Alger introduce un dispositivo polifonico e plurale, con cui gli artisti e i ricercatori, attraverso attività differenti (performance, tavole rotonde, seminari etc…), affrontano i “fantasmi” del passato coloniale, ritornando sulla questione della creazione di uno spazio circolare condiviso che potrebbe caratterizzare il Mediterraneo di oggi.

 

rue dalger1

 

La mostra è stata inaugurata con successo lo scorso 29 ottobre, ma a causa del confinamento in atto in Francia non è al momento visitabile: per aggiornamenti visitare il sito dell’Istituto Italiano di Cultura di Marsiglia.

Rue d’Alger è una proposta di TELEMMe (AMU-CNRS) in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura di Marsiglia, nell’ambito di Parallèles du Sud | Manifesta 13
Curatore Alessandro Gallicchio con Simone Frangi, Marine Schütz e Pierre Sintès

 

foto manifesta rue dalger

 

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