Un libro-catalogo, in versione digitale, su due anni di relazioni culturali tra Italia e Armenia: è l’iniziativa dell’Ambasciata d’Italia in Armenia che ha voluto così festeggiare l’arrivo del nuovo anno. Dal titolo “Futuro-Passato”, quattrocento pagine a colori, la pubblicazione propone, in italiano e in armeno, immagini e testi sugli eventi che hanno interessato i due Paesi, a partire dalla visita di stato a Jerevan del Capo dello Stato italiano, Sergio Mattarella, nel luglio 2018 e alla quale si dà ampio spazio. Si è trattato della prima in assoluto del Presidente della Repubblica italiano in Armenia, avvenuta in coincidenza del centenario della Prima Repubblica di Armenia e del 2800° genetliaco di Jerevan.
L’iniziativa editoriale dell’Ambasciata d’Italia è stata realizzata in collaborazione con il comitato di Jerevan della Società Dante Alighieri e con il centro studi ‘Harand Naziantz’ di Bari.
Fin dalle prime pagine del libro-catalogo, spiccano relazioni profonde ed evidenti tra italiani ed armeni. “Un passato denso, fecondo, con tracce indelebili di un cammino che unisce i due popoli sin dall’antichità, con una narrazione che prende avvio con la colonna di Marco Aurelio, nel cuore di Roma. L’elenco sarebbe lungo di quel che ci unisce, italiani e armeni. I luoghi, innanzitutto, nella loro palpabile fisicità. Dalla Liguria alla Sicilia, dal Friuli-Venezia Giulia alla Puglia, lungo le due dorsali marittime così come nell’entroterra d’Italia gli armeni hanno lasciato impronte straordinarie del loro passaggio e del loro insediamento”, spiega nell’introduzione del volume l’Ambasciatore d’Italia a Jerevan Vincenzo Del Monaco. “Non solo rapporti coniugati al tempo passato. La presenza armena in Italia si alimenta di pagine sempre nuove, offre esempio di tolleranza e di integrazione, di ingegno e di operosità – continua l’Ambasciatore – Essa contribuisce al progresso civile e sociale del nostro popolo. In parallelo una presenza italiana impressa a fuoco in Armenia, conservata gelosamente e valorizzata nelle magnifiche istituzioni museali di Jerevan, esibita nelle arti, assorbita nelle scienze e oggi più che mai custodita nel cuore di ciascun armeno”.
Il testo dell’e-book si può scaricare a questa pagina.