Al Changjiang Museum of Contemporary Art di Chongqing, è stata inaugurata nei giorni scorsi la mostra “We Love ART. Vision and Creativity Made in Italy” che espone opere inedite di otto giovani artisti italiani emergenti. La mostra è stata organizzata dal Consolato Generale d’Italia a Chongqing insieme all’Istituto Italiano di Cultura di Pechino e al Museo che la ospita; resterà aperta al pubblico, ingresso gratuito, fino al 6 gennaio 2022.
Presente all’inaugurazione, il Console Generale d’Italia a Chongqing, Guido Bilancini, e tra i vari ospiti del mondo della cultura e dell’arte, l’Ispettore di Secondo livello della Commissione Turismo e Cultura Du Hu e la Responsabile dell’Ufficio Consolare dell’Ufficio Affari Esteri della Municipalità di Chongqing, Fan Qing. L’inaugurazione ha coinciso con la celebrazione della Giornata del Contemporaneo, il grande evento annuale dedicato all’arte contemporanea italiana promosso da AMACI (Associazione dei musei d’arte contemporanea italiani), con il sostegno del Ministero della Cultura e che, giunto alla sua diciassettesima edizione in Italia, quest’anno approda per la prima volta anche nel sud-ovest della Cina. L’iniziativa si inserisce, inoltre, tra le attività culturali organizzate nel contesto di “Road to 2022 Anno della Cultura e del Turismo Italia – Cina”.
Ludovico Pratesi e Marco Bassan hanno curato la mostra; mentre gli artisti italiani selezionati sono: Benni Bosetto, Giulia Cenci, Tomaso De Luca, Lulù Nuti, Amedeo Polazzo, Alice Ronchi, Giulio Saverio Rossi e Namsal Siedlecki.
Il progetto nasce con l’obiettivo di valorizzare il binomio arte-impresa e raccogliere l’eredità del mecenatismo nella tradizione italiana, approfondendo le sue declinazioni contemporanee. Per “We Love ART”, gli artisti selezionati hanno infatti realizzato un’opera d’arte ciascuno su commissione, ricevendo il sostegno della Fondazione CDP e beneficiando del supporto operativo di una delle otto imprese italiane coinvolte: Open Fiber, Terna, Eni, Webuild, CDP Immobiliare, Snam, Tim, Ansaldo Energia.
“We Love ART – ha commentato il Console Bilancini – esplora il rapporto tra arte, industria e società contemporanea, attualizzando il concetto di mecenatismo ed evidenziando il ruolo che le grandi aziende italiane possono svolgere a supporto del settore artistico e culturale del nostro Paese. Grazie alla collaborazione tra grandi imprese e giovani artisti, We Love ART rappresenta una vetrina dell’eccellenza italiana a tutto tondo: dal settore dell’arte, della cultura e della creatività, a quello industriale e dell’innovazione”.
La tappa di Chongqing è la seconda dopo Seoul all’interno di una complessa circuitazione internazionale, che proseguirà a New York, Città del Messico, Il Cairo e Berlino.