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Giorno Memoria: a Tokyo concerto e film

Giorno Memoria, a Tokyo un concerto e un film
Giorno Memoria, a Tokyo un concerto e un film

L’Istituto Italiano di Cultura di Tokyo celebra la Giornata della memoria con un concerto e con la proiezione del film “1938 Quando scoprimmo di non essere più italiani”, del regista Pietro Suber.

Il concerto è un viaggio nella cultura musicale Klezmer e nella canzone Yiddish, un genere che vanta quattro secoli di storia e che, con un percorso tormentato che dall’Europa orientale l’ha portato a raggiungere gli Stati Uniti, ha dato il suo contributo alla musica jazz tramite figure del calibro di George Gershwin, Benny Goodman, Mickey Katz e John Zorn. Ad esibirsi saranno Gabriele Coen, uno dei maggiori esponenti della musica Klezmer in Italia, il pianista Pietro Lussu e la cantante Barbara Eramo. Il film proposto, invece, ad ottanta anni esatti dal 1938, l’anno che vide promulgare le leggi razziali, descrive le vicende di cittadini italiani, ebrei e non, da allora fino alle deportazioni che terminarono solo con la fine della guerra nel 1945. L’opera è un’importante raccolta di testimonianze che cerca di spiegare cosa significarono in concreto le leggi razziali e cosa comportarono per i cittadini ebrei. Quanto pesava il divieto di mandare i figli a scuola, il divieto di contrarre matrimonio con cittadini non ebrei, di possedere o dirigere aziende di interesse nazionale, di essere impiegati dello Stato e di esercitare una serie di professioni tra le quali quella del medico, del farmacista, e ancora l’avvocato, l’ingegnere, l’architetto, l’insegnante e il docente universitario.

Parlano i perseguitati ma anche alcuni persecutori, parlano i semplici testimoni, che non condivisero le leggi razziali ma neanche si opposero. La proiezione sarà preceduta da una introduzione di Makino Motoko, docente di letteratura italiana e di storia degli ebrei, che parlerà anche del volume che comprende la traduzione in giapponese dell’ultima testimonianza resa in pubblico dalla Senatrice a vita Liliana Segre.