Una mostra fotografica, intensa ed emozionante, che rintracciando le cicatrici lasciate al suolo dalla Grande Guerra e dalla Seconda Guerra mondiale ci portano a scoprire come dalle ceneri delle battaglie combattute sulle Alpi e sui Monti Carpazi è sorta l’idea di un’Europa unita. Ad ospitare l’esposizione “Si combatteva qui!” dell’artista Alessio Franconi, che si apre il 23 febbraio, è l’Istituto Italiano di Cultura di Helsinki. Partendo dai racconti di famiglia, Alessio Franconi, ha cominciato un lungo viaggio che lo ha portato tra creste innevate e foreste ghiacciate seguendo nelle trincee le tracce di un dolore che il terreno ancora oggi restituisce a distanza di quasi un secolo. Valicando i confini e attraversando i paesi europei è stato impossibile per l’artista non meditare su come i trattati europei garantiscano la pace e la libera circolazione delle persone proprio là dove si erigevano bunker e trincee. Un viaggio per toccare con mano la differenza tra i giovani di allora, chiamati a combattere, e i giovani di oggi che possono godere dei programmi Erasmus per scoprire l’Europa. Il reportage “Si combatteva qui!” è stato già esposto ventotto volte in cinque stati europei e gode del patrocinio della Commissione Europea.
Helsinki: le foto dei campi di battaglia da cui è nata la Ue
