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Brasilia: un artista per la pace, Candido Portinari

Brasilia, un artista per la pace, Candido Portinari
Brasilia, un artista per la pace, Candido Portinari

Una mostra e una conferenza per celebrare l’opera di Candido Portinari. Ad organizzare l’iniziativa è l’Ambasciata d’Italia a Brasilia. L’esposizione presenta 28 incisioni dell’artista di origini italiane, i cui genitori emigrarono dal Veneto alla fine dell’Ottocento, divenuto tra più grandi pittori brasiliani del XX secolo. La mostra, ospitata nella Sala Nervi dell’Ambasciata, riunisce opere originali realizzate con tecniche differenti, appartenenti a diverse fasi della vita dell’autore. Tra queste, un ritratto del padre, biglietti di Natale, un’incisione del famosissimo quadro “Retirantes” (Migranti) e illustrazioni tratte dai libri “Memorias postumas de Braz Cubas” e “O Alienista”’, entrambi di Machado de Assis, uno dei più grandi scrittori brasiliani.

“Siamo onorati di ospitare i lavori del grande maestro Portinari, i cui rapporti con l’ambasciata d’Italia, allora a Rio, risalgono agli inizi della sua carriera”, ha dichiarato l’Ambasciatore Francesco Azzarello, ringraziando per la collaborazione il figlio dell’artista, Joao Candido, direttore del Progetto Portinari. Con la  conferenza “Candido Portinari: dalla piantagione di caffè all’Onu” cui ha preso parte anche il Sottosegretario Manlio Di Stefano, in visita ufficiale a Brasilia, si è voluto poi sottolineare come “Portinari figura nel Pantheon dei giganti dell’arte contemporanea internazionale, figlio di un periodo storico complesso, ispiratore di un movimento pittorico puramente brasiliano – ha detto l’Ambasciatore Azzarello – ha dato voce al popolo, a diseguaglianze e povertà, con un’ispirazione di fondo intrisa di una spiritualità e religiosità definite ‘commoventi’ dai critici”. “La sua colossale opera finale, ‘Guerra e Pace’, è la testimonianza del suo costante impegno per la pace, attraverso la cultura. Significativamente, l’opera troneggia nella sede dell’Onu a New York e più che mai è oggi, purtroppo, di estrema attualità”.

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