Ferzan Ozpetek e Paolo Virzì hanno ‘guidato’ la pattuglia italiana presente in forze al Chicago International Film Festival, importante appuntamento arrivato alla cinquantesima edizione. Insieme ad “Allacciate le cinture” del regista nato in Turchia ma naturalizzato italiano, e “Il capitale umano” di Virzì, sono stati proiettati anche “Tir” di Alberto Fasulo e “Eppideis” (Seven Little Killers) di Matteo Andreolli. Spazio anche a due coproduzioni italiane “Foreign Body” di Krzysztof Zanussi e “Two Days, One Night” dei fratelli Dardenne e cinque cortometraggi o diretti da italiani o di coproduzione italiana, “The Divide” di Ashley Monti, “Human Voice” di Edoardo Ponti, “Portrait” di Milkyeyes, “The Immaculates” di Ronnie Trocker e “Gian Luigi Rondi: Life, Cinema, Passion” di Giorgio Trevis.
Ozpetek, Virzi’, Andreolli e Fasulo al festival
Diverse le iniziative che si sono tenute a margine della kermesse cinematografica, a cominciare da un evento organizzato dall’Istituto italiano di cultura in onore dei quattro registi italiani – Ozpetek, Virzì, Andreolli e Fasulo – che hanno presenziato al festival. Ozpetek ha anche avuto un incontro alla University of Chicago con studenti e docenti, a cui e’ seguita la proiezione del suo film e un dibattito. Infine, presso la residenza del console generale si e’ tenuto un ricevimento in onore del fondatore e presidente del Chicago Film Festival, Michael Kutza, di origine italiana per parte di madre, e dello stesso Ozpetek. Per la riuscita della partecipazione italiana al festival si sono impegnati il consolato generale d’Italia, l’Istituto italiano di cultura e l’ufficio Ice a Chicago, con la collaborazione di Cinecitta’ Luce dall’Italia.