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Tajani incontra il Ministro degli Esteri iracheno Fuad Hussein. Confronto su Gaza, Siria, Libano, Iran

Il Ministro degli Esteri Antonio Tajani ha avuto un incontro con il Vice Primo Ministro e Ministro degli Esteri dell’Iraq, Fuad Hussein. In agenda dei colloqui, il rafforzamento del partenariato bilaterale nel settore economico, culturale e della difesa, oltre alla situazione in Medio Oriente.

L’Iraq è un partner strategico per l’Italia nella regione: sono quasi 500 i militari italiani impegnati nel Paese in attività di addestramento, sia bilaterali che multilaterali, quest’ultime nel quadro della Coalizione anti-Daesh e della locale Missione NATO.

I due Ministri hanno concordato di mantenersi in stretto contatto sugli sviluppi in Medio Oriente e hanno avuto un approfondito scambio di vedute sulla situazione politica e di sicurezza in Siria.

Tajani ha valorizzato l’impegno italiano per Gaza e verso la soluzione a due Stati, il sostegno a un processo politico inclusivo in Siria e alla stabilità del Libano nella prospettiva del ritiro di UNIFIL, nonché alla ripresa del dialogo sul dossier nucleare fra Iran e USA.

All’indomani delle elezioni parlamentari che si sono svolte a novembre in Iraq, il Ministro Tajani ha espresso l’interesse dell’Italia a lavorare con il nuovo Governo iracheno non appena sarà insediato. Congratulandosi per l’imminente conclusione della Missione ONU in Iraq (UNAMI), risultato dei progressi compiuti per la stabilità e la sicurezza del Paese, il titolare della Farnesina ha sottolineato anche che la parziale revisione dell’avviso ai viaggiatori che intendano recarsi in Iraq sia proprio il risultato degli sviluppi positivi sul piano securitario.

Ricordando la nutrita presenza imprenditoriale italiana nel Paese, soprattutto nei settori dell’energia, delle infrastrutture e della sanità, il Ministro Tajani ha ribadito l’obiettivo di rafforzare la cooperazione economica in tutti i settori strategici, esplorando le opportunità offerte innanzitutto dai grandi progetti infrastrutturali come l’Iraq Development Road (IDR) e il corridoio IMEC.

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