La Pietà di San Pietro è certamente la più conosciuta ma sono tante – da la Madonna della scala ai Due lottatori – le sculture realizzate da Michelangelo Buonarroti. Oggi è una mostra fotografica a portare alla scoperta delle opere del protagonista del Rinascimento italiano: a realizzarla Aurelio Amendola, fotografo conosciuto a livello mondiale le cui opere sono apprezzate sia Europa che in America.
Ad ospitare “Le sculture di Michelangelo attraverso l’obbiettivo di Aurelio Amendola” è l’Istituto italiano di cultura di Montréal. La mostra di Amendola ispirata dalle sculture rinascimentali di Michelangelo verrà inaugurata giovedì 5 febbraio e rimarrà aperta fino a venerdì 27. I 36 scatti dell’artista, tutti in bianco e nero, colgono in modo inatteso la tragica forza sprigionata dalle statue di Michelangelo.
36 scatti colgono in modo inatteso la tragica forza sprigionata dalle statue di Michelangelo
Lo sguardo di Amendola sembra coincidere e sovrapporsi con quello che lo scultore aveva nel momento in cui osserva le opere da diverse angolazioni, catturando ogni piccolo segno lasciato dall’ artista sulle sue opere. Attraverso il suo obbiettivo Amendola riesce a dare nuova vita ai marmi michelangioleschi, donandoli ad una forma d’arte più contemporanea fruibile ad un pubblico più ampio, eliminando confini temporali e geografici.
Lo scorso anno 23 foto di grandi dimensioni che ritraggono le sculture di Michelangelo sono state esposte alle cappelle Medicee di Firenze per commemorare i 450 anni della morte del grande artista rinascimentale. In quest’occasione la casa editrice UTET Grandi Opere-FMR ha pubblicato “Michelangelo , la dotta mano”, dedicata al valore dell’intelligenza della mano, attraverso le figure e le opere di Michelangelo; un prezioso volume in edizione limitata comprendente 83 fotografie dello stesso Amendola.