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Il diritto internazionale umanitario

L’Italia è fortemente impegnata a promuovere il rispetto del Diritto Internazionale Umanitario (DIU), ovvero l’insieme delle norme internazionali volte a limitare, per ragioni umanitarie, gli effetti dei conflitti armati sui combattenti e sulle popolazioni civili. Il DIU deve oggi confrontarsi con nuove e complesse sfide: la presenza sempre più diffusa di gruppi armati non statuali; il controllo del territorio da parte di gruppi terroristici; la crescente difficoltà di distinguere tra combattenti e civili nelle operazioni militari; la protezione degli operatori umanitari; l’outsourcing di attività militari a compagnie private; la possibilità di attacchi cibernetici. Si tratta di sfide che richiedono, da una parte, il rafforzamento della diplomazia preventiva e la ricerca di soluzioni politiche ai conflitti in corso; dall’altra, l’esigenza di far rispettare il Diritto Internazionale Umanitario.

Richiamandosi allo “Spirito di Solferino”, l’azione umanitaria dell’Italia si ispira ai principi di umanità, neutralità, imparzialità e indipendenza. Il nostro Paese ha aderito a tutti i trattati internazionali più importanti in materia: le Convenzioni dell’Aja del 1889 e del 1907, le quattro Convenzioni di Ginevra del 1949 e dei tre Protocolli aggiuntivi che costituiscono gli atti giuridici di principale riferimento in materia.

Le Convenzioni adottate all’Aja sono state i primi strumenti giuridici internazionali a codificare le norme che i belligeranti devono osservare durante le ostilità, in particolare regolando l’impiego di armamenti, mezzi e metodi di guerra. Le Convenzioni di Ginevra del 1949 si propongono di salvaguardare soprattutto la popolazione civile, il personale militare fuori combattimento e le persone che non sono attivamente coinvolte nelle ostilità. La Prima e la Seconda Convenzione impegnano gli Stati firmatari a proteggere, in particolare, i feriti, i malati, i naufraghi, il personale medico, le ambulanze e gli ospedali. La Terza Convenzione di Ginevra regola il trattamento dei prigionieri di guerra. La Quarta Convenzione di Ginevra contiene norme a protezione dei civili che si trovano in mano nemica o in territorio occupato.

Nel 1977 sono stati approvati due Protocolli aggiuntivi alle Convenzioni del 1949: il Primo Protocollo  integra la  Quarta Convenzione di Ginevra con regole più precise sulla condotte belliche, quali il divieto di attaccare persone e installazioni civili e la limitazione dei mezzi e dei metodi autorizzati; il Secondo Protocollo aggiuntivo, relativo alla protezione delle vittime dei conflitti armati non internazionali, sviluppa e completa l’art. 3 comune alle Convenzioni di Ginevra e si applica a tutti i conflitti armati che non rientrano nella sfera di applicazione del Primo Protocollo.

Il Terzo Protocollo aggiuntivo, approvato nel 2005, introduce l’uso di un nuovo emblema, il Cristallo Rosso, che può essere utilizzato in tempo di guerra dalle organizzazioni internazionali umanitarie, in alternativa ai simboli tradizionali della Croce e Mezzaluna Rossa, e che ha la caratteristica di non essere collegato, né confondibile con simboli religiosi.

L’Italia ha una lunga storia di collaborazione istituzionale con il Comitato Internazionale della Croce Rossa e con la Federazione Internazionale delle Società della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa. Il MAECI ha anche una consolidata e fruttuosa cooperazione con la Croce Rossa Italiana, di cui sosteniamo attività e iniziative, in particolare volte alla diffusione del DIU nei diversi ambienti rilevanti.

Il nostro Paese ha partecipato attivamente alla 33ma Conferenza Internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa (Ginevra, 9-12 dicembre 2019), il più importante forum globale di discussione sul DIU. La 33ma Conferenza ha riunito a Ginevra circa 2000 delegati fra rappresentanti di Governi, di Società nazionali della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa e osservatori e ha visto l’adozione di importanti documenti, tra cui quattro risoluzioni sul DIU e sui temi umanitari. In occasione dell’evento, l’Italia ha presentato un impegno solenne a garantire la sicurezza e i diritti dei bambini anche in situazioni di conflitto, al quale hanno aderito 20 Paesi.

L’Italia promuove la diffusione e la conoscenza del DIU in tutti i fori multilaterali competenti, in particolare in occasione dei segmenti umanitari del Consiglio Economico e Sociale delle Nazioni Unite (ECOSOC) e dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Ogni anno partecipiamo attivamente alla settimana dedicata alla protezione dei civili che si svolge New York a fine maggio e prevede, tra l’altro, un dibattito aperto in Consiglio di Sicurezza e lo svolgimento di numerosi eventi di alto livello.