L’Italia sostiene l’obiettivo di un mondo libero dalle armi nucleari ed è fortemente impegnata a preservare e rafforzare l’architettura internazionale del disarmo e della non proliferazione nucleare.
Il Trattato di non proliferazione nucleare (TNP) rimane la pietra angolare del regime di non proliferazione. Esso si basa su tre pilastri: il disarmo, la non-proliferazione e l’utilizzo pacifico dell’energia nucleare. Sull’applicazione del Trattato vigila l’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (AIEA), la quale ha sviluppato un sistema di salvaguardie atto a verificare che non vi siano, tra gli Stati aderenti al TNP, diversioni nell’utilizzo dell’energia nucleare. Con riferimento alla non-proliferazione nucleare l’Italia ha da sempre sostenuto l’attività di monitoraggio svolto dall’AIEA ai sensi degli accordi di salvaguardia, nonché il Joint Comprehensive Plan of Action (JCPOA) sul programma nucleare iraniano.
L’Italia è fermamente convinta che un approccio progressivo, inclusivo, graduale e realistico possa favorire un processo di disarmo nucleare irreversibile, trasparente e verificabile. I tasselli di questo percorso sono costituiti dall’entrata in vigore del Trattato per la messa al bando totale degli esperimenti nucleari (CTBT) e dall’avvio dei negoziati per il Trattato che proibisca la produzione di materiale fissile per le armi nucleari (FMCT), trattati che l’Italia ritiene prioritari nell’agenda del disarmo nucleare.
L’Italia sostiene da tempo l’istituzione di una zona libera da armi nucleari e di distruzione di massa nel Medio Oriente, per mezzo di accordi liberamente raggiunti tra gli Stati della regione.
Rivestono altresì particolare rilevanza le iniziative internazionali nel campo della verifica del disarmo nucleare e quelle rivolte alla riduzione del rischio, a cui l’Italia partecipa attivamente, quali importanti strumenti di costruzione della fiducia e della sicurezza tra gli Stati nucleari e quelli non dotati di armi nucleari.
L’Italia continua inoltre a sostenere ogni sforzo per evitare che armi di distruzione di massa possano finire nelle mani di attori non statuali. In questo quadro, notevole importanza viene attribuita alla piena e universale attuazione della Risoluzione 1540 e seguenti del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, e al lavoro del Comitato 1540 nel facilitare l’assistenza tecnica per i controlli in materia di armi di distruzione di massa e per la prevenzione dei traffici illeciti.
Analogamente, l’Italia sostiene l’Iniziativa per la Sicurezza contro la Proliferazione (PSI), e l’Iniziativa Mediterranea creata nel suo seno, con la finalità di rafforzare le capacità degli Stati di combattere i traffici illeciti di materiali a doppio uso, smantellare reti di contrabbando, potenziare le iniziative di interdizione nel pieno rispetto del diritto internazionale.