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ITALIA 150 ANNI – Le celebrazioni del “Grande Inizio”, il rilancio del “Patrimonio Unitario”

Il Capo dello Stato, Giorgio Napolitano ha concluso al Quirinale le celebrazioni per i 150 Anni dell’Unità dell’Italia, sottolineando che ciascuna tappa dell’anno ha rappresentato “un’esplosione di partecipazione, di senso della Patria”. E’ stato uno “sforzo” che il Capo dello Stato ha definito “riuscito”, mentre le celebrazioni “hanno costituito un fatto rilevante nella nostra vita nazionale, denso di significati e di potenzialità”.


Il Presidente ha ricordato le tante iniziative, anche partite dal basso, che hanno puntellato il lungo anno delle celebrazioni, i 9700 fra manifestazioni e convegni, i 10.600 istituti scolastici coinvolti, le pubblicazioni di ogni sorta, le oltre 4mila richieste di logo arrivate alla Presidenza del Consiglio, le 4500 lettere scritte proprio a lui da cittadini di tutte le regioni d’Italia: “è finito l’anno delle celebrazioni del grande nuovo inizio per l’Italia segnato dal 17 marzo del 1861, ma non è finita l’opera del rilancio del nostro patrimonio unitario – ha sottolineato – e non può mancare la determinazione nel portarla avanti”. Non solo perché ci sonoiniziative che vanno avanti; non solo perché a breve saranno 100 anni dalla prima guerra mondiale. “Faremo tutti la nostra parte come nel periodo celebrativo: la faremo nella convinzione di coltivare un filone non esteriore e rituale ma autentico e vitale, di azione sociale e pubblica, di pedagogia e di partecipazione nazionale, capace di portare a un livello più alto la coscienza civile, la coesione e la volontà di progresso degli italiani”.


Le celebrazioni del 150° anniversario dell’Unità d’Italia – ha ricordato il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Paolo Peluffo -hanno raggiunto il risultato, l’obiettivo per cui erano nate nel 2006 nel più ampio piano di recupero della storia, dei valori e dei simboli dello Stato avviato con l’allora Presidente Carlo Azeglio Ciampi: aiutare gli italiani a riappropriarsi del loro Paese. “La giornata nella quale si concludono le celebrazioni, divenuta nei giorni scorsi solennità civile, così com’era accaduto per il 17 marzo 2011, quando oltre 13 milioni di famiglie vollero manifestare il loro senso di appartenenza all’Italia esponendo il tricolore, è sentita dagli italiani come una festa importante!”, ha concluso il Sottosegretario.


I riconoscimenti dell’Italia quale nuovo Stato nazionale


In occasione delle celebrazioni per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia, sul sito della Farnesina è stata pubblicata una serie di documenti ufficiali relativi al riconoscimento dell’Italia quale nuovo Stato nazionale. Custoditi presso l’Archivio Storico del Ministero degli Affari Esteri, i manoscritti originali con cui le autorità dei diversi Paesi manifestavano l’intenzione di instaurare formali relazioni diplomatiche con il nuovo Stato italiano rappresentano una testimonianza diretta, dall’elevato valore storico e simbolico, del coronamento di quel disegno unitario che il 17 marzo del 1861 vedeva la Nazione italiana, sino ad allora artificiosamente divisa in una serie di piccoli e medi stati regionali, farsi Patria e progetto comune. Tributo alla memoria del momento fondativo del nostro percorso unitario e vivida testimonianza della centralità della dimensione internazionale per la vicenda nazionale, le pubblicazioni che hanno accompagnato, settimana dopo settimana, la presentazione di tutti gli eventi dedicati al 150° anniversario dell’Unità d’Italia, rappresentano un modo, fra i tanti, scelto dal Ministero degli Affari Esteri per augurare all’Italia “buon compleanno”.


Prorogato l’allestimento del MEI presso il Vittoriano


L’allestimento del Museo nazionale dell’Emigrazione Italiana viene prorogato fino al 31 dicembre 2012. Il Ministero per i Beni e le Attività Culturali ha concesso l’autorizzazione a mantenere il Museo nelle attuali sale espositive presso il Complesso del Vittoriano.

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