Roma e Ankara hanno deciso di sviluppare delle joint ventures per aumentare gli scambi ed “esplorare le possibilità di sviluppo” anche in mercati terzi, mentre l’Italia conferma il suo “sostegno forte e convinto” all’adesione della Turchia all’Ue anche perché – ha detto il Premier italiano Mario Monti – la Turchia “è in grado di integrare l’Unione Europea e portare un valore aggiunto economico geopolitico, strategico e culturale all’Ue”: sono due degli aspetti essenziali emersi dal vertice governativo italo-turco svoltosi a Roma a Villa Madama e preceduto da un incontro al Quirinale tra il Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, ed il premier Recep Tayyip Erdogan. Gli scambi commerciali tra Italia e Turchia sono già alti, attualmente superano il valore di 21 miliardi di dollari, “ma siamo convinti che i volumi possono ancora crescere significativamente”, ha detto Monti al termine di un incontro con il Primo Ministro turco Erdogan, mentre, per quanto riguarda il processo di allargamento dell’Ue alla Turchia, il Premier italiano ha confermato l’appoggio dell’Italia ed ha sottolineato che la Turchia può essere un “esempio importante” per un’Europa “che ha raggiunto un grado di perfezione istituzionale e integrazione molto forte e rappresenta un esempio nel mondo”, ma al tempo stesso è “anziana demograficamente, stanca” e “non piena di impulsi ed entusiasmo economicamente”. Il Premier turco si è detto “determinato a continuare la strada” verso l’adesione di Ankara all’Ue .
Ritmo di crescita dell’8,5%
La Turchia viaggia a un ritmo di crescita dell’8,5% l’anno, è già la 16ma economia mondiale e punta a diventare l’ottava fra 10 anni, arrivando a 25mila euro di reddito procapite. Gli investimenti italiani nel paese (quasi 80 milioni di abitanti, 100 fra 10 anni, un territorio 3 volte quello dell’Italia) sono iniziati 50 anni fa, con Fiat e Pirelli nel ruolo di apripista. Ora oltre 900 imprese italiane operano in Turchia e l’Italia è il quarto partner commerciale di Ankara con un interscambio di 21,3 miliardi di dollari nel 2011 (+ 28%). La Turchia ha enormi progetti di investimenti fra l’altro in infrastrutture e nel settore energetico, per centinaia di miliardi da qui al 2023. L’interscambio commerciale fra i due paesi è stato di 21,4 miliardi nel 2011.
La riunione plenaria del vertice è stata preceduta da incontri bilaterali tra i due capi di governo ed i ministri delle rispettive delegazioni. In chiusura dei colloqui la firma di diversi accordi bilaterali.