Il Consolato Generale d’Italia a Valona ha organizzato lo scorso 16 maggio, in occasione della Giornata mondiale contro l’omofobia, una conferenza-incontro al teatro comunali tra le associazioni che rappresentano la comunità LGBT albanese e gli studenti di alcuni Licei e dell’Universita’ di Valona.
L’iniziativa, oltreche’ collegarsi alla Giornata contro l’omofobia, muoveva da un accordo di collaborazione recentemente firmato dall’associazione italiana ARCIGAY di Pescara e l’associazione albanese “Pro LGBT”. Erano infatti presenti all’incontro anche il presidente dell’ARCIGAY nazionale, Dott. Paolo Patane’, e quello di Pescara, Gianni Di Marco.
“Rafforzamento del nostro giovane sistema democratico”
Dopo l’intervento introduttivo del Console Generale Sergio Strozzi, ha preso la parola il Prefetto di Valona, Eduard Vecani, che ha ringraziato tutte le Istituzioni albanesi, europee ed italiane per l’organizzazione di un evento che “contribuisce al rafforzamento del nostro giovane sistema democratico”.
Si sono quindi susseguiti gli interventi della responsabile dei diritti umani presso la Delegazione UE, Andrea Chalupova, che ha illustrato la normativa e le politiche UE a sostegno delle persone LGBT e anti-omofobia, dell’Avvocato del Popolo Igli Totozani, della responsabile delle politiche sociali al Comune di Valona, Irena Stasa, dei rappresentanti delle associazioni LGBT albanesi (che hanno anche proiettato un video contro le discriminazioni e l’omofobia) e del Presidente di ARCIGAY, Paolo Patane’.
Le associazioni albanesi hanno dal canto loro sottolineato l’importanza dell’evento segnalando che si tratta della prima grande attività realizzata in questo campo fuori dalla Capitale, Tirana. Durante l’incontro, le associazioni albanesi hanno altresi’ commentato i risultati di un sondaggio effettuato, tramite questionario anonimo distribuito in anticipo, presso le scuole di Valona.
Si segnala, oltre ad una notevole presenza degli organi di stampa, la partecipazione attiva e interessata dei numerosi studenti presenti tra il pubblico, con varie domande rivolte al termine della conferenza ai relatori e ai giovani responsabili delle associazioni LGBT.