La comunità internazionale deve agire “compatta” in Siria per far fronte ad una crisi umanitaria che “preoccupa molto”, ma “non ci sono i presupposti” per una azione militare. Lo ha affermato il Ministro Giulio Terzi da Istanbul, dove ha discusso del dossier siriano con i partner internazionali a margine della conferenza sulla Somalia.
Non esistono i presupposti per un intervento sul modello libico
Terzi ha detto di non credere “sia una opzione sul tavolo quella di una azione militare al di fuori del Consiglio di Sicurezza dell’Onu”. E “non esistono i presupposti” per un intervento sul modello libico, ha aggiunto, “né all’Onu né fra i paesi occidentali, né fra i governi della regione”. Quanto alla crisi umanitaria, Terzi ha ricordato che l’Italia ha già predisposto interventi nel settore medico a favore delle popolazioni.
Trovare una soluzione politica
L’Italia, ha detto ancora, è favorevole alla preparazione nel Consiglio di sicurezza Onu di una risoluzione “che rafforzi in maniera decisiva la capacità di operare” e “anche di auto-tutelarsi” della missione degli osservatori internazionali. Terzi ha definito al riguardo “centrale” la posizione della Russia, auspicando che il governo russo capisca che la posizione del presidente siriano Bashar El Assad è “definitivamente compromessa” e che “bisogna trovare una soluzione politica”. Il capo della diplomazia italiana si è pronunciato anche per un rafforzamento delle sanzioni contro i vertici del regime di Damasco e per un maggiore coinvolgimento della Corte Penale Internazionale dell’Aja.
La crisi siriana è stata affrontata anche a Berlino nel corso di un incontro Putin-Merkel. La cancelliera tedesca ha sollecitato una “soluzione politica” in Siria, sottolineato che l’interesse al superamento dell’attuale situazione in Siria è “lo stesso” fra Russia e Germania anche se qualche volta si individuano “strade diverse”. Il presidente russo ha detto che in Siria ci sono “elementi precursori di una guerra civile” e “nessuno ha interesse a una guerra civile” e “con Angela Merkel siamo d’accordo sul fatto che bisogna evitare una escalation”. Di Siria Putin discuterà anche a Parigi con il neopresidente francese Francois Hollande.
Appello dal Forum sino-arabo
Dalla Tunisia la Cina e i Paesi arabi, riuniti ad Hammamet per il quinto Forum sino-arabo, hanno lanciato un appello alle “parti siriane” perché applichino “totalmente il piano Annan” al fine di “evitare il pericolo di un intervento straniero e uno scenario di anarchia e guerra civile”. Il Ministro degli Esteri cinese Yang Jiechi ha affermato che “la comunità internazionale deve raddoppiare gli sforzi ed esortare le autorità siriane ad applicare strettamente e immediatamente il piano Annan”.
E prosegue anche la missione nell’area dell’’inviato dell’Onu e della Lega Araba per la Siria, Kofi Annan, che dopo Damasco si è trasferito a Beirut per un colloquio con il primo ministro libanese Najib Mikati. Annan si è definito “frustrato ed impaziente” di fronte alla perdurante violenza e alle uccisioni in Siria e ha detto di voler vedere “progressi più rapidi verso la pace”.
Approvata risoluzione di condanna dal Consiglio Onu sui diritti umani
Intanto a Ginevra il Consiglio Onu sui diritti umani ha approvato una risoluzione di condanna del massacro di Hula, in Siria. La risoluzione, che evoca possibili ”crimini contro l’umanita”’, chiede all’apposita Commissione di inchiesta sulla Siria di condurre un’inchiesta indipendente ”sui fatti di Hula”, 108 i morti tra i quali oltre 40 bambini.