Il meglio dell’arte culinaria italiana ad Abu Dhabi. Il 6 giugno scorso uno chef italiano di slow food ha partecipato alla manifestazione Artscape a Manarat al Saadyiat, lo spazio espositivo a sostegno delle prossime costruzioni museali di Abu Dhabi, nell’ambito della mostra ‘treasures of the world’.
Un percorso celebrativo
La mostra è stata costruita come un percorso celebrativo dei vari angoli del mondo, attraverso pezzi archeologici rappresentativi e Artscape ne ha voluto ricalcare le principali rappresentanze, invitando i principali Paesi di ‘provenienza’ dei reperti, tra cui l’Italia, ad organizzare un’attività che ricordasse un bazar e quindi prevedesse una performance live e interattiva rivolta a tutto il pubblico presente.
Accanto alle danzatrici indiane, al poeta di origini asiatiche portato dagli inglesi, al dj francese che riproduceva musica antica, alla creatrice di vasi e allo stampatore tedesco, era presente uno chef italiano di slow food, che ha interagito con il pubblico della comunità di Abu Dhabi, spiegando l’essenza della filosofia di Carlo Petrini e mostrando la creazione della pasta fatta in casa.
L’obiettivo era quello di spiegare come l’antico modo di fare cucina, di relazionarsi al cibo, sia in realtà quello che più esalta le proprietà nutritive dei cibi stessi, i sapori e la freschezza, senza alterare troppo ne’ elaborare al punto di confondere.
La sezione italiana è stata organizzata dall’ufficio culturale dell’Ambasciata italiana, assieme all’Abu Dhabi Authority for Tourism and Culture, che ha organizzato l’evento.